Voto Desio: il ritorno del cardinale nero

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Dopo le disavventure giudiziarie Rosario Perri torna in politica appoggiando il centrodestra

Voto Desio, il ritorno del cardinale nero. Non è un film e nemmeno una commedia. E nemmeno c’è nulla da ridere. E’ tornato, è tornato gridano i supporter festanti battendo le mani. A dire la verità non se ne era mai andato e un po’ mancava anche a noi che sappiamo riconoscere il genio e l’estro in politica. Rosario Perri, per i “nemici infami” solamente “il geometra” (titolo usato in maniera dispregiativa che non rende onore alla sua grandeur intellettuale) sta vivendo una nuova primavera politica. Non più in prima persona certamente, ma Rosario c’è. Non preoccupatevi. E’ tornato. Vecchiaia, occhi malati, grane giudiziarie di questi anni, lo hanno rafforzato ancora di più. Del resto “il cardinale nero” della politica desiana e brianzola non poteva mica essere sparito così per colpa di qualche “magistrato” insolente che ha osato minare la sua fama riconosciuta oltre i confini desiani. Lui è “sacerdos in aeterno” come i preti. Politico di razza, ex socialista, figuriamoci se si faceva spaventare da un paio di disavventure giudiziarie.

Voto Desio: il cavallo di Perri

Il cardinale nero c’è. E non si tratta solo della sua ombra. E’ tornato. In maniera neanche tanto discreta. Riceve, convoca, ma soprattutto “consiglia” i cavalli su cui puntare alla prossima tornata del 5 giugno. Ha deciso di giocare “pesante” questo giro. I suoi occhi (anche se malati per la politica ci vede benissimo) sono tutti per il candidato in Forza Italia Michele Vitale. Semplicemente Michele per gli amici (tanti) e non solo calabresi. Sansepolcrista della prima ora per quanto riguarda la sua amicizia con il “cardinale nero”, Vitale non fa mistero di questo appoggio. Lui vuole vincere, prendere voti. Esagerare in termini di consenso. E pure fare il vicesindaco. Perché no? Come gli hanno velatamente fatto capire i big locali di Forza Italia (a dire la verità da quelle parti lo hanno promesso a tanti e qualcuno pure ci crede anche se non è di Forza Italia). Del resto la legittimazione sta nel consenso popolare e se Vitale fa il pieno, voglio vedere chi si mette di traverso. Zanello? Solo chi non conosce la storia politica recente di Desio può credere a tale eventualità.

Voto Desio: una questione… Vitale

Ed eccolo che Michele appare sempre più spesso accanto al geometra in giro per Desio. Certo non nelle manifestazioni ufficiali. Non ancora. Ma nel bar che è la  sede storica dei supporter di Perri dove si raccolgono preferenze. E quando la situazione è delicata e i colloqui debbono rimanere riservati, gli astanti vengono convocati in una nota carrozzeria della città. Non c’è nulla di male. Tutto va bene. Lì tra rottami e pneumatici usati le auto e gli elettori escono come nuovi. Anzi, carichi come lo erano stati un tempo. Tutti per Michele, il candidato del geometra.

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Voto Desio: il cardinale nero e i voti

Non ci fosse Rosario, quelli di Forza Italia di Desio dovrebbero inventarlo. Cosa impossibile e più facile a dirsi come battuta che a realizzarsi. La Lega in particolare Massimo Zanello, il candidato sindaco, non lo ama particolarmente, ma ha bisogno di voti per giustificare la sua presenza imposta in città. E l’unico che ne ha in abbondanza ancora e non ha mai smesso di averli, è proprio Michele, il “cavallo” di Perri. Possono dire quello che vogliono le malelingue comuniste. Senza rosario Forza Italia non va avanti e a Desio più che una questione di sopravvivenza è questione…Vitale.

Marco Pirola

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