Violenza sugli animali: via le foto dal web

violenza sugli animali gatto

Chi li ama sta male, chi li odia prende spunto

Violenza sugli animali, un appello da Monza. Ma di cosa stiamo parlando? Di foto e video che propongono violenza sugli animali. OIPA già nel 2012 fece un appello a tutti gli utenti di Fb affinché si smettesse di condividere immagini di violenza esplicita compiuta nei confronti degli animali. Chi infatti realizza i video ha spesso l’obbiettivo di avere notorietà mediatica e visibilità.

Violenza sugli animali: il perché dell’appello

Condividendo e commentando facendoli circolare tra i social, non si fa altro che cadere nel loro gioco. Senza contribuire tra l’altro in modo concreto a fermare l’autore o gli autori delle violenze. Di contro vi è pure il rischio della possibile emulazione. Sempre più spesso, nostro malgrado, tramite i vari social media, si viene a conoscenza di vere e proprie sevizie. Torture atroci e uccisioni compiute nei confronti di poveri animali innocenti. L’unica cosa davvero importante da poter fare e’ il denunciare immediatamente alla Polizia postale. Solo loro posseggono autorità e mezzi per poter rintracciare e perseguire i colpevoli.

Violenza sugli animali: cosa dice la legge

Ricordando che il maltrattamento animale è punibile dalla legge in base all’art. 544 e 544 bis in caso di uccisione/ ANIMALICIDIO. A luglio di quest’anno come Monza a 4 zampe durante la conferenza in Parlamento ha chiesto l’inasprimento delle pene e che queste diventino certe con l’aggravante della pericolosità sociale. Non si può rimanere inermi davanti a tanta violenza perpetrata nei confronti dei più deboli e indifesi.

Violenza sugli animali: i social

I social possono essere un ottimo strumento oltre che di comunicazione anche di informazione e denuncia. Ma possono fare anche da effetto boomerang e far nascere violenza contro violenza . Personalmente, anche se sta diventando sempre più difficile, voglio ancora credere nelle istituzioni e nella giustizia. Voglio ancora credere nella certezza di pena. Voglio credere e so che l’unione fa la forza e che se se le denunce arrivano in modo corretto, se tutti insieme chiediamo giustizia, lo stato non può e non deve rimanere indifferente. Finalmente si sta prendendo coscienza che gli animali non sono cose, ma esseri senzienti con sentimenti uguale ai nostri.

Violenza sugli animali: l’appello di Monza a 4 zampe

Se davvero vogliamo essere il cambiamento, se davvero vogliamo essere parte attiva, ogni volta che siamo spettatori di un maltrattamento non dobbiamo esitare a denunciare senza voltarci dall’altra parte. Non continuate a condividere inutilmente foto e video anche vecchi di anni. Se vogliamo dare voce agli animali dobbiamo dargli voce nel modo corretto. Non serve una gogna mediatica, non serve violenza ma servono le istituzioni, serve la giustizia, servono le pene e serviamo tutti noi. Diamoli voce perché la voce dei nostri amici a 4 zampe può essere davvero potente se è una voce giusta e corretta . Ed è’ l’unica voce che debbono avere.

Monza a 4 zampe

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