Sei mesi di carcere in più rispetto a quanto richiesto dall’accusa
Violenta modella svedese, condannato a 20 anni dai giudici del Tribunale di Monza. In galera Claudio Rossetto, di Cinisello Balsamo, arrestato nel marzo del 2015 per aver violentato, segregato e seviziato una modella svedese di 22 anni conosciuta su Facebook.
Violenta modella: la richiesta dell’accusa
Giuseppe Fiorillo, il pubblico ministero di Monza, nel corso della requisitoria aveva chiesto 18 anni per il 43enne. Ma Silvia Pansini, il giudice, ha inflitto una pena superiore alle richieste.
Violenta modella: la vicenda
La ragazza era arrivata in Italia con il sogno di lavorare nel mondo della moda. Rossetto, che alle spalle aveva già un precedente per il quale aveva scontato 5 anni e sette mesi di carcere, aveva contatto la modella su vari social. La tortura era durata sei mesi, fino a quando la ragazza non era stata salvata dai carabinieri di Sesto San Giovanni. Rossetto aveva rinchiuso la giovane nella sua casa di via XXV aprile, a Cinisello Balsamo. Con l’inganno era riuscito ad attirarla nella trappola fingendosi un affermato manager pubblicitario. Poi aveva promesso alla ragazza una vita in comune. Nell’ abitazione di Cinisello solo violenze. Botte, abusi e minacce e alla sera la giovane veniva legata al letto. I pochi contatti della vittima col mondo esterno avvenivano solo col computer, in lingua inglese e sotto gli occhi dell’uomo che controllava ogni parola.
Violenta modella: l’epilogo
Il 23 marzo del 2015 i vicini di casa di Rossetto avevano chiamato i carabinieri spaventati dalle urla che arrivavano dall’appartamento di via XXV aprile. In un primo momento l’uomo era riuscito ad ingannare i carabinieri che però si erano insospettiti e non avevano creduto alla finzione. Poi il trasferimento nel carcere monzese di via Sanqurico e la condanna a 20 anni di reclusione da parte del Tribunale di Monza.