Vimercate politica: l’ultima frontiera del “vaffanculo”

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Chi critica i compagni di partito dell’assessore è un animale

Vimercate politica l’ultima frontiera del vaffanculo è diventata l’osteria. Non trattasi di lite tra ubriachi tra una tazza di Barbera e una giocata di scopa finita male. No. Ma una frase giocata in quella che è la più grande “osteria” del mondo. Facebook. Così vediamo che dal triclinio “dell’orgia della politica comunale” gli appartenenti all’opposizione vengono apostrofati come “un manipolo di individui indegni di appartenere al genere umano”. Claudio più che Grossi, l’assessore che ha pronunciato quella frase, è un grande.

vimercate politicaVimercate l’ultima frontiera: osteria numero uno…

L’ho sempre detto che da quelle parti sono avanti. C’è un sindaco grillino. Bravo, bravino quando era all’opposizione. Ancora tutto da scoprire ora che è al governo. Ci sono dei consiglieri, sempre grillini, che interpretano la legge a loro piacimento e giocano d’anticipo sui patrocinii del Comune. E pure c’è l’assessore che vuole imitare il comico Crozza che a sua volta imita De Luca presidente della Regione Campania. Grossi Claudio può essere giustamente annoverato come l’inventore della “politica da osteria”. Vista la sua bassa considerazione per gli avversari come pensarla diversamente. Ha sostituito il dibattito in Consiglio comunale con considerazioni da oste. Di quelle che avvengono tra gli avvinazzati alla chiusura del locale. Con il proprietario sulla porta che spinge perché gli avventori se ne vadano. E loro sempre lì nel mezzo a tirare “saracconi” sui rivali.

Vimercate politica: il leccaculo (io)…

Non siamo d’accordo con quanti considerino l’assessore alla legalità Claudio Grossi un semplice “iracondo mestierante” della politica. E’ uno serio, preparato. Un freddo calcolatore come lui non può essere scivolato all’improvviso su una infelice frase. Quell’esternazione sulla caratura degli oppositori “un manipolo di individui indegni di appartenere al genere umano”, la pensa veramente. Quali scuse quindi? Che vogliono questi quattro cialtroni dell’opposizione che osano mettere in dubbio il suo credo? Mascalzoni. Perirete tra le fiamme dell’Inferno della politica. Alessandro Cagliani, Cristina Biella e Mariasole Mascia siete più che indegni di appartenere al genere umano. Sì, siete di più. Siete persone educate. E consideratela un’offesa. Un’onta da pagare con il rispetto dei cittadini. Persone che cercano di portare il dibattito politico nell’aula del Consiglio comunale e non in quella di un Tribunale. O peggio ancora nell’osteria.

Vimercate politica: dalla parte degli “animali”

Sappia l’assessore che io sono dalla sua parte. Ha ragione. Stiamo parlando di esseri indegni di appartenere al genere umano. Come lo possono essere i pedofili, gli stupratori. E magari pure gli juventini. Del resto avere messo in dubbio in maniera garbata l’operato del grillino di turno non è cosa “potabile”. Non stiamo mica parlando di abusi edilizi nella casetta messa in vendita su internet. Trattasi di delitto di “lesa maestà” che va punita con l’onta di dieci frustate a testa e lo sputtanamento da parte degli altri esseri, questi sì riconosciuti come umani. Per ora è stata applicata questa seconda fase. Le frustate in piazza visti i chiari di luna, potrebbero essere dietro l’angolo. Ora però debbo chiudere l’articolo. Chissà come mai nella testa mi frullano due motivetti un po’ datati, ma sempre attuali. Il primo di Marco Masini e il secondo del grandissimo Alberto Sordi. Uno più diretto, l’altro sottile anche se il concetto è lo stesso. Ora che ci penso per un movimento che ha basato sugli slogan di rottura le proprie fortune politiche, il vaffanculo è d’obbligo…

Marco Pirola

 

 

 

 

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