Vimercate, il dopo Provincia? C’è già. Si chiama Unione dei Comuni e di fatto è il coronamento di un sogno cullato da ben 5 anni, quello di uscire dalla Provincia di Monza e Brianza e guardare nuovamente verso Milano. All’epoca Vimercate e Vimercatese non volevano entrarci. Oggi, al termine del cammino faticoso di Monza e Brianza, sono pronti per il dopo. O meglio, ci stanno provando. Infatti, l’indipendenza ha il suo prezzo e probabilmente qualcuno deve essersene accorto se oggi, al termine del primo summit ufficiale dei 12 sindaci del Vimercatese, due sono stati i nodi attorno a cui si è sviluppata la discussione: il primo il rischio “dimenticatoio” che già viveva la Brianza prima della Provincia (e pure dopo). Il secondo, sfatare quel che di fatto è, ossia il distacco netto dell’area est della Brianza dal resto della Provincia. “Non c’è nessuna volontà di fare del Vimercatese una specie di enclave – ha messo le mani avanti il sindaco di Bellusco, Roberto Invernizzi – semplicemente i sindaci di questo territorio non vogliono lasciare libero il vuoto politico di rappresentanza derivante dalla fine delle Province”. Vuoto che, durante il regno di Palazzo Grossi, era di centrodestra e che nel Vimercatese è rappresentato quasi totalmente dal centrosinistra. Sia come sia, la preoccupazione è alta e riguarda soprattutto le infrastrutture: da Pedemontana e Tem e al sogno della metropolitana fino a Vimercate, tema su cui “non possiamo permetterci – ha detto il sindaco di Vimercate, Paolo Brambilla – che ciascuno dei nostri Comuni abbia da affrontare il problema isolato da quello degli altri”. E poi ci sono l’ospedale, i trasporti e anche il Ptcp provinciale su cui pendono ancora una serie di ricorsi che riguardano anche il Vimercatese. Insomma, la sinistra si prepara al dopo Provincia, ma pure alle elezioni: “Mentre la Provincia si avvia sul viale del tramonto – questo l’incipit della nota diffusa dai sindaci – rimangono sul tavolo alcune tematiche cruciali da affrontare, che potrebbero diventare ancora più spinose se nell’area del Vimercatese si dovesse produrre un vuoto politico provocato dalla mancanza di interlocutori istituzionali”. Alla riunione erano presenti i primi cittadini di Agrate, Bellusco, Bernareggio, Burago, Mezzago, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Arcore, Caponago, Cornate d’Adda e Lesmo.