Vimercate: Bames: è ancora mobilitazione

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Proteste fuori dalla Provincia di Monza.

Prosegue il presidio davanti al tribunale di Monza per sindacati e lavoratori dell’ex Celestica – Bames di Vimercate. In realtà i segnali c’erano già tutti e da tempo, ma ora, a situazione conclamata, il rischio è quello del licenziamento.

In un anno, in Brianza, sono già arrivati ad oltre duecento i lavoratori che hanno perso il loro posto. E così rischiano di fare anche quelli di Bames, che dopo la fine ingloriosa di Celestica, ora si trovano a dover affrontare lo spettro della disoccupazione. Durante il presidio, i sindacati hanno ribadito le ragioni dei lavoratori.

Fim e Fiom hanno potuto poi assistere come uditori all’udienza durante la quale il legale di Bames ha presentato un piano per il rientro economico e la gestione in concordato preventivo. Un piano che, tuttavia, spiegano i sindacati non sembra all’altezza delle aspettative: “Da quello che si è potuto capire – spiega Gianluigi Radaelli, segretario generale aggiunto di Fim Cisl – non sono state portate grandi novità rispetto alla precedente udienza, tanto che da parte del sostituto procuratore Walter Mapelli, sono stati avanzati forti dubbi sulla sostenibilità giuridica del concordato”.

Al termine dell’udienza è seguita un’assemblea dei lavoratori durante la quale è stato inoltre illustrato l’esito della riunione tenutasi mercoledì in Regione. L’obiettivo è scongiurare 291 licenziamenti che arriverebbero dopo il termine della cassa integrazione straordinaria, che scade il prossimo 22 ottobre, cui si aggiungerebbero nel febbraio 2014 altri 98 lavoratori già in cassa straordinaria di Sem.

Il vero dramma è che, così come accadde all’epoca di Celestica, ci si trova ancora a parlare di reindustrializzazione. Il destino del polo vimercatese della tecnologia resta in forse.

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