Vimercate, Alcatel Lucent, due giorni di scioperi che si snoderanno idealmente dal posto di lavoro fino alla scuola, simbolo di un futuro senza lavoro. È oramai guerra permanente tra i lavoratori e la multinazionale che ha sede a Vimercate. Il 31 marzo è previsto un incontro in sede di ministero per lo Sviluppo economico, incontro durante il quale si conoscerà infine il destino dei dipendenti dell’azienda. Dei 600 tagli previsti, oltre 450 riguardano proprio il sito brianzolo. I sindacati sono da tempo sul piede di guerra e definiscono le decisioni aziendali inaccettabili. Per questo venerdì 28 e lunedì 31 marzo i lavoratori di Alcatel Lucent incroceranno le braccia per otto ore. In pratica sciopero completo per due giorni. “Scioperiamo per il rispetto degli accordi, per il lavoro e l’occupazione, per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori – spiegano le organizzazioni sindacali – Crediamo che sia necessario inoltre uno scatto d’orgoglio delle Amministrazioni locali, provinciali e regionali per salvaguardare occupazione e sviluppo sul territorio” Alle iniziative i sindacati hanno invitato infatti anche sindaci, presidenti di Provincia e Regione “non solo come segno di solidarietà, ma perché riteniamo che la questione delle aziende che se ne vanno e disinvestono nel nostro territorio ed in Regione Lombardia non sia solo un problema di chi perde il posto di lavoro, ma di prospettive e di sviluppo, di occupazione per i tanti giovani che oggi studiano nelle scuole superiori e nelle nostre università e di tenuta complessiva del tessuto sociale. Questa è la ragione per la quale abbiamo deciso di manifestare dalla sede di Alcatel Lucent di Vimercate al centro scolastico omnicomprensivo di Vimercate“.
