Vietato fumare, ma all’ospedale San Gerardo il divieto rimane un optional

Vietato fumare, i consigli del Ministero della Salute non cambiano le vecchie abitudini al San Gerardo di Monza

Vietato fumare recita il cartello. Vietato fumare anche nelle pertinenze di edifici come gli ospedali. E il San Gerardo di Monza non fa eccezione. Non dovrebbe. Almeno. E infatti è così. Il primo giorno di entrata in cui è in vigore la nuova legge e i “consigli” del Ministero della Salute in merito alle sigarette nelle pertinenze dei luoghi di cura, assomiglia ad una Caporetto. I furbetti dell’accendino non hanno cambiato le proprie abitudini. E i posacenere sono stracolmi come al solito.

VIETATO FUMARE – primo giorno di novità, ma vizio vecchio. Come se nulla fosse. Tra il vuoto legislativo, i controlli inesistenti, è finita che i posacenere all’esterno sono pieni come al solito. Ospedale San Gerardo, primo giorno delle novità introdotte dal decreto di recepimento della Direttiva europea sul tabacco è stata un po’ come la campagna di Russia di Mussolini: iniziata male e finita peggio. Nel senso che il divieto è rimasto inapplicato come lo erano le “grida” spagnole di manzoniana memoria. Una raffica di divieti per combattere il tabagismo e ridurre le conseguenze del fumo sulla salute, compreso quello (non previsto dalla Direttiva, ma sostenuto dal ministero della Salute) di accendersi una sigaretta “nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli Istituti di ridcovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e di neonatologia”.

LA SANZIONE – Chi non la rispetta, rischia una multa che va da 50 fino a 500 euro. Norme sempre più restrittive dettate da numeri: ogni anno in Italia il fumo uccide poco meno di 100mila persone. Eppure nemmeno in ospedale il vizio è passato. Un paio di cartelli sono stati affissi sulle pareti del corridoio esterno che porta agli ingressi dei vari settori, proprio in corrispondenza dei posacenere accanto alle porte. Effetto? Nullo.

FUMO E DIVIETI – La situazione non cambia nei parcheggi interni (lontani dai reparti) e l’ingresso di Villa Serena, la palazzina che ospita al terzo piano gli uffici della Direzione generale dell’Azienda socio-sanitaria territoriale. Per non parlare davanti all’ingresso del Pronto Soccorso trasformato dalle auto parcheggiate in un suk degno di Marrakesh. All’ombra delle macchine e pure davanti all’ingresso i mozziconi abbondano.

 

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