L’ennesimo caso di avvelenamento, Lady e Lola in prognosi riservata
Veleno per due cani a Desio. L’ennesimo episodio di avvelenamento dei cani è avvenuto, questa volta, a Desio. Lady e Lola, due cagnoline adottate da poco, sono state salvate per puro caso. Il soccorso tempestivo ha evitato che i due animali facessero la fine ingloriosa di molti altri amici a quattrozampe. Lady e Lola sono ancora in prognosi riservata ma si temono rischi a fegato e reni.
VELENO: IL FATTO – Lo scorso weekend, verso mezzogiorno, Anna, volontaria Enpa, si accorge che Lady e Lola, due cani di un’amica, non stanno bene. Le due cagnoline tremano, faticano a muoversi, hanno la lingua di fuori e ansimano. Si accendono le prime spie d’allarme. Dopo la corsa al pronto soccorso veterinario, i medici decidono di operare i cani e nello stomaco viene rinvenuta una grossa quantità di metaldeide, un veleno usato per uccidere le lumache. Probabilmente, nella notte erano state gettate delle polpette di carne avvelenate nel giardino in cui erano ospitate le cagnoline.
VELENO: IL SALVATAGGIO – Grazie alle coincidenze del destino, Lady e Lola erano già scampate a una vita di sofferenze e, forse, anche alla morte. Infatti, Lady è stata adottata al canile di Monza dopo essere stata salvata in Romania dall’associazione “Save the Dogs“. Invece, Lola era stata trovata abbandonata in un campo a Desio in pieno inverno. Al tempo, il cane era a rischio ipotermia ed era stata tratta in salvo grazie alle segnalazioni a Enpa Monza.
VELENO: L’AVVELENAMENTO – e vittime designate dall’avvelenatore erano i cani di Anna, amica della proprietaria di Lady e Lola. Infatti, la volontaria Enpa di Desio ha altri due cani: Perla, un meticcio salvato dalla Romania, e Pisolo, pastore maremmano adottato al canile di Monza. I due cani spesso, per motivi vari, abbaiano e il loro comportamento deve aver innervosito qualche vicino. Per una coincidenza, sono state Lady e Lola a mangiare il boccone della morta e, per pura fortuna, sono state salvate in bilico tra la vita e la morte.
Alessandro Galli
