I giudici del Tribunale Fallimentare hanno bloccato la vendita delle opere d’arte dell’artista
Tribunale di Monza ha deciso. Sfrattato perché non paga gli alimenti alle figlie. Cacciato di casa. Ora la telenovela del cantante monzese si arricchisce di una puntata. Come quelle interinali serie brasiliane degli anni Ottanta.
Tribunale di Monza, la decisione
È stato bloccato lo sgombero forzato dei beni, manoscritti, tecnologia, libri, dischi ed altro ancora di Marco Castoldi, in arte Morgan, previsto per ieri (9 luglio ndr). Lo ha comunicato lo stesso artista che, dato mandato al suo avvocato Roberto Iannacone, si è opposto al pignoramento della sua abitazione di Monza, deciso dal giudice a causa dei mancati pagamenti degli alimenti alle sue due figlie.
Tribunale di Monza, Morgan
“I magistrati stanno agendo in modo inaspettatamente riguardoso del valore contenuto nella ‘casa gialla’”, ha dichiarato l’artista. “Tutto quello che c’è dentro”, tra cui “tecnologia e i teatrini di legno, la costumeria di scena, gli arredi autocostruiti, le scritte sui muri, i quadri, le fotografie, tutto, tutto rimane dove sta”, ha aggiunto. Poi Morgan ha concluso: “quando io e pochissimi amici abbiamo gridato ‘giù le mani dall’arte’ evidentemente non lo abbiamo fatto invano, perché chi ci doveva ascoltare lo ha fatto. Se ne riparla al processo, martedì 6 agosto”.
Tribunale di Monza l’aiuto di Sgarbi
Sfrattato dalla sua abitazione di via Adamello a Monza venduta all’asta dopo il pignoramento, Morgan dovrà rinunciare a trasferire il suo studio-museo a Sutri. Nella cittadina della Tuscia di cui è sindaco Vittorio Sgarbi, che aveva offerto all’artista ospitalità a Palazzo Savorelli, “l’opposizione consiliare ha manifestato una inaudita ostilità contro il musicista, evocando, addirittura, il ricorso a denunce penali”. Ad annunciarlo è lo stesso Sgarbi.
Tribunale di Monza il cantante
“Purtroppo – spiega – sono prevalsi pregiudizi e ignoranza. Non si trattava di dare una casa a Morgan dove dormire o mangiare, ma di ospitare il suo studio-museo, cioè strumenti musicali, dischi, libri, spartiti musicali, cimeli della storia del rock, opere d’arte. Invece una opposizione ottusa lo ha ha messo sullo stesso piano di uno che reclama un alloggio popolare, facendolo apparire come un privilegiato”. “Da Nepi – dice ancora Sgarbi – hanno manifestato la disponibilità ad accogliere lo studio-museo di Morgan. A questo punto la scelta spetta al musicista”.
Marco Pirola