Banca blocca credito e un imprenditore tenta il suicidio dandosi fuoco davanti a Villa San Martino di Arcore
La banca gli blocca il conto corrente e il titolare di un’agenzia pubblicitaria di Cagliari che ha 12 dipendenti cerca di suicidarsi dandosi fuoco davanti alla casa di Berlusconi ad Arcore. Lo hanno salvato i carabinieri di Monza. La sua banca gli ha bloccato i finanziamenti e la sua azienda rischia di andare in crisi. E’ lo stesso imprenditore a spiegare ai carabinieri il motivo del gesto propagandistico. Un’improvvisa chiusura del credito bancario voluta dalla sua banca di sempre non ha lasciato alternativa al trentenne cagliaritano che si é dato fuoco davanti alla casa di Berlusconi. Due giorni fa, ha spiegato Claudio Usala, la banca avrebbe drasticamente ridotto il suo fido bancario, esponendo la società al rischio collasso.
IL RACCONTO – Secondo quanto ha raccontato l’imprenditore trentenne ai carabinieri di Monza che lo hanno subito soccorso, la “V-connect” di Cagliari, non sarebbe in crisi finanziaria, ma anzi in piena espansione.
LA BANCA – Due giorni fa la banca avrebbe drasticamente ridotto il suo fido bancario. Non avendo interlocutori il giovane, padre di un bambino in tenera età, in preda alla disperazione causata dalla situazione economica avrebbe deciso di uccidersi dandosi fuoco come atto dimostrativo. Non è ancora chiaro perché abbia scelto di farlo davanti a Villa San martino di proprietà di Silvio Berlusconi ad Arcore.
L’EPISODIO – L’uomo è arrivato a Villa San Martino ad Arcore e davanti ai cancelli della villa di Silvio Berlusconi si é dato fuoco. Il fatto è accusato attorno alle 10 di lunedì 14 dicembre. I carabinieri addetti alla vigilanza davanti alla Villa lo hanno gettato a terra e sono riusciti a spegnere le fiamme.