Scandalo Sanità, il braccio destro di Maroni patteggia a due anni
Tangenti Monza, scandalo dentiere prime ammissioni e patteggiamenti per uscire di scena. I giudici del Tribunale di Monza hanno accolto la richiesta di patteggiamento a due anni e sei mesi per Fabio Rizzi. Se ne va dal processo l’ex presidente della Commissione sanità di Regione Lombardia. Uomo molto vicino al governatore Roberto maroni. Era accusato a vario titolo di corruzione nel maxi scandalo sulla Sanità odontoiatrica in Lombardia. Patteggiamento che vale un’ammissione sullo scandalo che aveva travolto la Sanità lombarda.
Tangenti Monza. l’inchiesta
Mazzette e dentiere. L’inchiesta era partita proprio da Monza ed aveva suscitato molto scalpore proprio per i personaggi coinvolti. Rizzi poi non era l’ultimo arrivato al Pirellone. Leghista fedelissimo di Maroni era stato il promotore della rivoluzione sulla Sanità fiore all’occhiello dell’amministrazione di centrodestra che governa la Regione Lombardia. Finte consulenze, mazzette e intercettazioni che avevano gettato una luce sinistra sull’operato di Rizzi e del suo partito.
Tangenti Monza: la zarina
Il giudice dell’udienza preliminare però ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla zarina delle cliniche odontoiatriche, Paola Canegrati. Il pubblico ministero Manuela Massens aveva dato il via libera per una pena di 4 anni e 2 mesi. Ma il gup ha respinto mandando a processo con rito ordinario l’imprenditrice che, dopo lo scandalo, è stata ribattezzata con il nomignolo di Lady Dentiera. Inoltre, la compagna dell’ex consigliere regionale Rizzi, Lidia Pagani, è stata condannata a quattro mesi con pena sospesa per favoreggiamento personale con non menzione della condanna. Il Tribunale di Monza ha inoltre rigettato tutte le richieste di risarcimento connesse al rito abbreviato.
Tangenti Monza: le parti civili
Il giudice del tribunale di Monza ha ritenuto inoltre inammissibile la costituzione delle parti civili. Accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore di Rizzi, Monica Alberti. “Attendiamo i motivi della sentenza e vedremo il da farsi – ha commentato l’avvocato Monica Alberti – valuterò per Rizzi se chiedere l’affidamento in prova ai Servizi Sociali”.
Marco Pirola