Seregno, si sparano addosso, ma finiscono all’ospedale
Spara per gioco all’amico e gli agenti del Commissariato di viale Romagna a Monza gli scoprono in casa un vero e proprio arsenale. Fucili a molla e da caccia detenuti in maniera illegale.
Spara all’amico: i protagonisti
La mira non deve essere il loro forte. Decisamente no. Protagonista della vicenda A.V. 30 anni, residente a Carate Brianza. A finire al pronto soccorso invece un 26enne di Seregno. E’ stato operato per l’estrazione di un pallino di piombo nel gluteo destro. I due sono colleghi di lavoro in un’azienda meccanica di Seregno. Il tutto per una sfida sulla mira. Come bersaglio, nelle intenzioni, la ruota della bicicletta. Il risultato non è proprio da medaglia d’oro nel tiro al piattello olimpico.
Spara all’amico: la sfida
“Ti mando a casa a piedi”. Aveva detto il maggiore dei due amici imbracciando il fucile come se fosse un soldato in Iraq. Pensando fosse un cecchino patentato ha puntato l’arma alle ruote della bicicletta inforcata dall’amico. Per rendere più da “brivido” l’avventura aveva concesso una ventina di metri di vantaggio. Ma la mira non è stata appunto delle migliori. Infatti ha centrato il gluteo del compare che stava pedalando convinto di vincere la sfida.
Spara all’amico: l’epilogo
I due sono stati costretti a salire in tutta fretta in macchina e recarsi al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza. Avevano anche concordato una versione. una balla per coprire la verità. Agli agenti di polizia sono bastati pochi istanti per rendersi conto di come erano andate realmente le cose. Dalle successive perquisizioni è saltato fuori l’arsenale. Il 30enne è stato denunciato. Lesioni, detenzione illegale di armi e spari in luogo pubblico le accuse di cui dovrà rispondere davanti al giudice di Monza. L’amico ferito è stato sottoposto a un intervento chirurgico per l’estrazione del piombino. Dopo una notte passata nel reparto osservazione del San Gerardo, è stato rispedito nella sua abitazione. La prognosi è di 15 giorni.
Marco Pirola