Seveso, spara all’amante della moglie, arrestato dai carabinieri. Ci sono voluti quattro mesi di indagini per individuare il presunto responsabile di un tentato omicidio, avvenuto nel luglio scorso a in via Sperlunga a Seveso. I carabinieri di Seregno hanno arrestato Romeo Annunziato, 47 anni, imprenditore edile, incensurato.
L’ARRESTO DELL’IMPRENDITORE DI SEVESO – è stato arrestato dopo indagini di natura tecnico-scientifica in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal gip di Monza. Per l’accusa Il 47enne è l’autore degli spari provenienti da un bosco all’indirizzo di un altro uomo. Vittima del tentato omicidio, un idraulico 40enne anch’egli italiano. Alla base del gesto un motivo passionale: il 40enne sarebbe infatti l’amante della moglie di Annunziato.
LA VITTIMA – L’idraulico, che risiede a poche centinaia di metri dal luogo del delitto, era stato colpito con un fucile a pallettoni mentre era fermo ad un semaforo a bordo del suo Dobló Fiat giallo. A dare l’allarme ai carabinieri erano stati alcuni residenti dopo aver udito due spari alle 6 di mattina. Giunti sul posto, i militari dell’Arma avevano rinvenuto il veicolo visibilmente danneggiato sulla fiancata destra. L’uomo era stato colpito da uno dei due colpi sull’avambraccio destro, sul collo e sul ventre. Un altro colpo aveva danneggiato la portiera. Lo zaino e il marsupio gli hanno salvato la vita.
LE INDAGINI – Le attivitá investigative sono iniziate sentendo i parenti dell’uomo e i vicini di casa, ascoltando intercettazioni telefoniche e analizzando uno scaldacollo trovato nella boscaglia sul lato destro della strada da dove sono partiti gli spari. Il fucile non é mai stato trovato, ma dalle analisi del Dna effettuate dai Ris di Parma, é stato individuato il presunto responsabile del ferimento: il marito dell’amante della vittima. A quanto emerso dalle testimonianze, la relazione durava da circa un anno ed era nota tra familiari e vicini. La scintilla tra i due amanti era scoccata accompagnando i rispettivi figli a una partita di pallone, abitavano a qualche metro di distanza a Seveso. I due amanti erano soliti incontrarsi in motel della zona di Seveso.
I SOSPETTI – L’accusato non se la sarebbe presa con la moglie traditrice e durante le indagini aveva volontariamente dato disponibilità per l’esame del Dna, lui come il fratello, risultato estraneo ai fatti e spesso visto in compagnia della famiglia dell’arrestato. Tale disponibilità aveva sorpreso gli inquirenti subito però insospettiti dal fatto che Annunziato aveva cambiato l’utenza telefonica dopo 12 anni, poche ore dopo la sparatoria, dando inoltre come residenza l’indirizzo dei genitori, in Calabria. Sul corpo dell’uomo, quando era stato sentito dai carabinieri, erano stati anche rinvenuti numerosi graffi superficiali, compatibili con i rovi della boscaglia da cui avrebbe sparato.