
Sesso e pedofilia: una retata dei carabinieri porta in galera un prete e altre 10 persone
Sesso, pedofili e manette: Sgominata una rete che aveva rapporti con minorenni tra Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Parma. sesso in cambio di biglietti per Gardaland, gelati, panini al McDonald’s. Un arresto a Muggiò
PEDOFILI ARRESTATI E INDAGATI – I Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Brescia agli arresti domiciliari nei confronti di 11 persone. Sono una ventina, però, le persone coinvolte nell’inchiesta dei carabinieri al comando del generale Giuseppe Spina, già comandante del gruppo di Monza e Brianza. Oltre alle undici persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare (un’altra risulta ancora irreperibile) e che sono ora ai domiciliari, ci sono almeno altre dieci persone indagate per avere fatto sesso con minori.
I PEDOFILI – Un sacerdote, un allenatore di una squadra giovanile, un vigile urbano e un 56enne affetto da Hiv. I primi tre sono residenti nella Bergamasca e non si conoscevano tra loro, ma frequentavano gli stessi ragazzini che adescavano via internet. Il quarto risiede nel bresciano. Tra gli arrestati c’è anche un 47enne di Muggiò che, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con ragazzi di 16 e 17 anni sin dall’ottobre 2014.
SESSO CON MINORENNI – L’indagine è nata dalla denuncia di una mamma. La donna ha trovato sul telefonino del figlio di 16 anni alcuni sms contenenti la descrizione di rapporti sessuali che il giovane consumava con maggiorenni. Lo stesso 16enne ha poi ammesso l’accaduto e fatto il nome di alcuni amici che come lui avevano fatto sesso con adulti conosciuti in chat. I carabinieri hanno spiegato che i clienti sapevano che i ragazzi con cui stavano per avere rapporti sessuali a pagamento erano minori. “I ragazzi – hanno spiegato i militari dell’ Arma in conferenza stampa – erano resi consapevoli dell’età delle persone con cui si stavano per intrattenere e alcuni di loro a quel punto hanno desistito”.
SESSO IN CAMBIO DI SOLDI E REGALI – “Questi incontri si sesso – hanno spiegato i carabinieri – si realizzavano numerosissimi nei parcheggi di centri commerciali di Seriate, e anche in una zona cimiteriale nei pressi di un cimitero in provincia di Bergamo”. L’indagine avviata nel mese di agosto ha consentito di identificare quattro minorenni di sesso maschile, di età compresa tra i 16 ed i 17 anni. I ragazzi prevalentemente attraverso contatti acquisiti sul social network dedicato ad incontri online, organizzavano approcci con uomini in cambio di denaro o regali di varia natura. Alcuni degli arrestati avrebbero fornito ad alcuni ragazzini dei telefoni cellulari da utilizzare per scambi di sms erotici. In base alla prestazione gli arrestati pagavano dai 20 ai cento euro oltre a regali di vario genere. In un caso anche una catenina d’oro con lo stemma dell’Inter, ma anche biglietti per il parco divertimenti di Gardaland, gelati, cene al McDonald’s.
SESSO CON UN 56ENNE SIEROPOSITIVO – Nel corso dell’inchiesta è emerso anche il nome di Claudio Tonoli, sieropositivo 56enne, arrestato già nelle scorse settimane dagli agenti di Polizia locale di Montichiari perché chiedeva di consumare rapporti sessuali non protetti. A casa dell’uomo i vigili avevano trovato molti contatti sul telefonino, ma anche su agende e quaderni. Già in occasione di quell’arresto gli investigatori spiegarono che il provvedimento rientrava in un’indagine più ampia e ancora in corso ma che “l’uomo andava fermato”. Tonoli, due anni fa, era stato al centro di un caso giudiziario, quando un 13enne raccontò di essere stato avvicinato dall’uomo che gli aveva mostrato immagini pornografiche.
IL PRETE PEDOFILO – L’inchiesta che coinvolge anche don Diego Rota, che prestava il suo servizio a Solza, in provincia di Bergamo. Il sacerdote è stato posto agli arresti domiciliari.