Sesso con minorenni: condannato idraulico di Monza

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Un prete, un presentatore televisivo, un allevatore e l’idraulico adescavano minorenni

Sesso con minorenni condanna per un idraulico di Monza. L’inchiesta “baby parking” si chiude con le prime condanne. Francesco Bellone, 47 anni, sposato, residente a Muggiò, è stato condannato a due anni di reclusione. Pena sospesa al termine del processo con rito abbreviato. Scelta del rito processuale che gli ha consentito di avere lo sconto di un terzo sulla pena massima prevista dalla legge. I ragazzini erano adescati sul social Badoo. Sito specializzato in incontri e rapporti a pagamento.

Sesso con minorenni: le persone coinvolte

Con l’idraulico è stato condannato a due anni anche Corrado Fumagalli. Il noto presentatore su alcuni canali televisivi privati lombardi di programmi a luci rosse era accusato di prostituzione minorile. Sempre due anni anche il parroco bergamasco di Solza don Diego Rota, Sergio Madureri, allevatore 59enne di Parma.

Sesso con minorenni: l’inchiesta

I quattro erano stati coinvolti in un’inchiesta sul sesso a pagamento con minori. Questi ultimi in cambio di rapporti sessuali ottenevano pranzi, cene, ricariche telefoniche e regali. Le richieste del sostituto procuratore Ambrogio Cassani erano state più alte rispetto alle condanne del Giudice delle indagini preliminari. L’indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Brescia, ha preso il via grazie alla testimonianza di una madre. La donna si era accorta della doppia vita del figlio curiosando sul cellulare. Nel mirino degli inquirenti sono finiti diversi insospettabili accusati di prostituzione minorile. L’indagine “Baby Parking” ha toccato diverse province lombarde da Brescia a Bergamo passando per Monza e Brianza, Milano, Pavia e arrivando in Emilia Romagna a Parma.

Sesso con minorenni: Il “gioco”

I quattro minorenni, di un’età compresa tra i 14 e 17 anni, si erano trovati di fronte adulti pronti a offrire biglietti di Gardaland, telefoni cellulari, pranzi al McDonald’s. O anche denaro. Il tutto per “pagare” un po’ di tempo passato insieme e rapporti sessuali consumati velocemente in macchina nei parcheggi dei centri commerciali o dei cimiteri. Gli indagati pagavano tra i 20 e 100 euro per rapporti sessuali con ragazzini tra i 15 e i 17 anni ma offrivano loro anche cene a base di pizza o hamburger e vestiti alla moda.

 

 

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