Seregno, urbanistica e denuncia in Procura

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Il Tribunale di Monza

Seregno, una denuncia in Procura della Repubblica scuote il mondo dell’Urbanistica di Seregno. Galeotto il “cono d’ombra” e chi lo fece. Parafrasando Dante Alighieri (che guarda a caso è proprio la via in questione…) la vicenda urbanistica di cui parleremo ruota attorno tutta a questo. Al mancato rispetto delle distanze che creano ombre. Il 14 luglio è stata protocollata in Comune una richiesta da parte della società proprietaria di uno stabile in via Dante 65 a Seregno. La costruzione confina con un’area su cui è in fase di edificazione un complesso residenziale di grossa entità. Nella lettera indirizzata all’assessore all’Urbanistica e ai suoi Uffici, ma soprattutto all’Area Edilizia della Procura del tribunale di Monza di piazza Garibaldi, si invitano le autorità competenti ad effettuare una verifica dei requisiti in materia di nuove costruzioni ed ombre relativamente al costruendo edificio in via Dante a Seregno. Anche in merito al rispetto della normativa, alle norme collegate e regolamenti comunali. Una domanda: possibile che il noto architetto nostrano Marco Cajani, da sempre attento alle questioni urbanistiche e che risulta progettista dell’edificio il cui “cono d’ombra” è contestato, abbia preso una cantonata così grande? Conoscendo le sue capacità siamo sicuri di no, ma non sta a noi giudicare, ma al magistrato e agli Uffici comunali.

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