Abita a Seregno ed è qui che i carabinieri ieri sono andati a cercarla. Ma non era scappata, semplicemente non si trovava in casa in quel momento. Antonella Montagnini, agente della Polizia locale di Paderno Dugnano, però, è lo stesso nei guai. Infatti i militari che hanno visitato la sua abitazione erano accompagnati da un’ordinanza di custodia cautelare. La donna ora si trova agli arresti domiciliari. Secondo la Procura di Palermo, che nei giorni scorsi ha aggiunto un nuovo tassello alla caccia di Matteo Messina Denaro (una maxi operazione con 30 arresti tra cui la sorella del noto boss latitante), la vigilessa seregnese avrebbe consultato più volte i database della Polizia locale per conto del cognato Nicolò Polizzi, uomo ritenuto vicino a Cosa nostra. Il nome della donna è emerso proprio perché per consultare i database è necessario inserire sempre i codici personali. Così gli inquirenti sono risaliti a lei. Per lei l’accusa è di accesso abusivo a sistema informatico. Poi toccherà ai magistrati chiarire se la donna fosse consapevole o meno della portata di quanto stava facendo e soprattutto se fosse cosciente in che mani depositasse le informazioni prese dagli archivi. Quel che è certo è che ora sono due le città rimaste senza parole.