Seregno: Gelsia, bilancio ok si conferma l’aggregazione

Gelsia-sede

Un bilancio che guarda al futuro prossimo e che parla anche di possibili aggregazioni. Gelsia conferma nel suo bilancio programmatico, che è stato approvato oggi dai soci, quello che sembra il futuro più probabile, l’aggregazione con Acsm – Agam. L’assemblea dei soci (formata da Aeb, Asml, Sib in liquidazione, Gsd, Assp e Aspes) ha dato parere favorevole al documento sulle linee di azione per il 2014 e il triennio 2014/2016. Nel documento si parla di “crescita dimensionale della società tramite partecipazione a gare pubbliche, acquisizione di pacchetti di clienti e aggregazioni con altre società del gruppo energetico”. Di fatto una conferma che era già stata data poco più di due settimane fa dalla stessa Acsm – Agam. Venendo ai numeri il budget per il 2014 prevede un risultato netto di 4,4 milioni di euro e di margine lordo di contribuzione di 26,7 milioni di euro. Dato che – sottolineano dalla società – risulta in linea con gli anni precedenti. Il margine operativo lordo è pari a 12 milioni di euro che, al netto di ammortamenti e immobilizazioni diventa di 7,3 milioni di euro. Reddito lordo 8,2 milioni. Le linee di tendenza per il triennio dovrebbero prevedere una crescita fino a 5,9 milioni di netto nel 2015 e 6,7 nel 2016. Sul fronte investimenti, Gelsia prevede investimenti per 16 milioni di cui la gran parte destinati all’acquisizione di clienti gas e all’adeguamento della centrale di cogenerazione di Seregno e del teleriscaldamento di Seregno e Giussano.

È stato inoltre confermato il fondo salva – famiglie. Il Cda di Gelsia, infatti, ha deciso di stanziare anche per il 2014 150mila euro che saranno destinate ai Comuni soci e che serviranno ad aiutare le famiglie in difficoltà anche a pagare le bollette energetiche. Le somme, spiegano, sono state utilizzate dal Comuni per intero. “Siamo consapevoli – ha spiegato il presidente Franco Confalonieri – che il nostro sarà un valido aiuto per le casse dei municipi che, in momenti particolarmente difficili, devono affrontare numerose emergenze sociali”.

 

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