Seregno droga un affare di famiglia galline comprese

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Nonna, figlio e nipote arrestati per spaccio e detenzione di cocaina. La droga nel pollaio

Seregno droga un affare di famiglia. Nonna, figlio e nipote gli spacciatori. Le galline come custodi del “tesoretto” bianco. Altro che reddito di cittadinanza e assegni sociali. Qualche famiglia in difficoltà ha pensato di prendere la “scorciatoia”. Seregno, cuore della in Brianza. In manette tutti quanti. In esecuzione di un’ ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip della Procura di Monza. Con loro è stato fermato anche un altro spacciatore. Altri due bloccati in precedenza. Gli investigatori hanno anche scoperto una “drug house” per consumare la cocaina e uscire “puliti” che era allestita in un appartamento nella palazzina a Seregno. Nello stesso minicondominio di quattro appartamenti abitavano la madre e il figlio.

Seregno droga, la famiglia stupefacente

La famiglia di pusher è composta da una donna di 75 anni, dal figlio pregiudicato di 51 e dal nipote di 22, appena diventato a sua volta papà. Tutti accusati a vario titolo di aver gestito un giro di spaccio di cocaina a Seregno e dintorni. Al traffico di sostanze stupefacenti partecipavano anche altre due persone già arrestate nel corso delle indagini.

Seregno droga come custode le galline

La donna custodiva la cocaina nel pollaio. Nelle gabbie delle sue galline in un campo di Seregno (Monza). Secondo le ricostruzioni degli investigatori, la nonna era il corriere responsabile dello spostamento della polvere bianca. Polvere che nascondeva tra le ciotole destinate al mangime in un campo adiacente a casa. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero di Monza Salvatore Bellomo, è iniziata nell’aprile a seguito di un atto intimidatorio a colpi di fucile nei confronti dell’auto di un buttafuori di una discoteca ad Albiate. L’uomo, oltre ad essere un driver di ballerine per locali di tutta la Brianza, si è rivelato uno spacciatore di cocaina collegato al 51enne di Seregno

 Seregno droga un affare di famiglia

L’inchiesta si sdoppiata in due filoni. Il primo direttamente collegato alla famiglia di spacciatori di cocaina con ramificazioni dalla Brianza alla provincia di Varese. La droga sarebbe stata venduta dal nipote 22enne nei locali notturni. L’altro filone è invece legato al buttafuori a cui erano legati altri pusher di hascisc e marijuana. Il totale è di sei persone arrestate in flagranza di reato e 14 gli indagati. L’operazione ha inoltre portato al sequestro di 3,5 kg di droga tra cocaina, hashish e marijuana (tra cui alcune piante in serra). Di una pistola risultata rubata e di 36 mila euro in contanti.

Marco Pirola 

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