‘Ndrangheta e politica il sindaco di Forza Italia ai domiciliari e il vice della Lega interdetto
Seregno dimissioni in vista per il Consiglio comunale. Un escamotage della maggioranza (Lega e Forza Italia) per evitare lo scioglimento da parte del Prefetto. Con una campagna elettorale alle porte, i vertici del Carroccio e quelli azzurri sono concordi. Meglio dimettersi tutti che subire l’onta di un Comune del Nord sciolto per mafia.
Seregno dimissioni: l’amico Mario
Due le anime dell’inchiesta che ha messo nei guai 27 tra politici, imprenditori e personaggi legati alle cosche dell”Ndrangheta. La prima è quella criminale fatta di droga ed estorsioni. l’altra politica cui si è arrivati seguendo la prima. Con l’ex vicepresidente della Regione Lombardia di Forza Italia, Mario Mantovani, già arrestato due anni fa in un’altra inchiesta e tornato al suo posto in Consiglio, indagato per corruzione. All’esponente di Forza Italia non vengono contestati reati di mafia. Mario Mantovani ex assessore alla Sanità al Pirellone è finito “nei premi” della Procura in un filone dell’indagine per i rapporti con l’imprenditore ed amico Antonio Lugarà. Stando all’ordinanza, Mantovani sarebbe stato “all’ epoca (2015) il politico di riferimento di Lugarà”. Il suo ruolo sarebbe stato “determinante” per l’elezione del sindaco arrestato. “Ogni promessa è debito”, dice il sindaco intercettato dai carabinieri a Lugarà.
Seregno dimissioni: ‘Ndrangheta in Comune
Manette e poi domiciliari per il sindaco di Seregno. Edoardo Mazza è accusato di corruzione per aver favorito gli affari del costruttore (ora in carcere) che a sua volta si sarebbe doperato per procurargli voti e ottenere dal politico, una volta diventato primo cittadino, una ‘speciale’ variante al piano urbanistico comunale e una “risoluzione celere della pratica urbanistica” per la costruzione di un centro commerciale dell’ex area Dell’Orto. una zona che aveva una diversa destinazione d’uso. A spianare la strada agli interessi di Lugarà, in Comune, avrebbero partecipato in diversi. Nell’inchiesta, tra l’altro, sono coinvolti anche altri due politici locali di Seregno. Un consigliere comunale che è agli arresti domiciliari. un altro assessore Gianfranco Ciafrone, è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici.
Marco Pirola