Scritta con un pennarello nero sul muro di cinta della cappella espiatoria
Scritta anarchica su un monumento storico. La cappella espiatoria di via Matteo da Campione deturpata con la scritta: “Viva Bresci” vergata con un pennarello nero sul muro di cinta che costeggia la cancellata opera dello scultore Alessandro Mazzucotelli. Un re senza pace.
SCRITTA ANARCHICA: LA STORIA SI RIPETE – Un personaggio, Bresci, simbolo degli anarchici da sempre e pure un ricorso storico dal momento che qualche anno dopo la morte del regicida, Ezio Riboldi, primo sindaco socialista di Monza, fece visitare questo monumento all’allora giovane esponente della sinistra rivoluzionaria Benito Mussolini. Il futuro duce con un sasso incise la scritta: Monumento a Bresci.
SCRITTA ANARCHICA – La “dedica” all’anarchico che uccise re Umberto I è comparsa da qualche giorno sul muro del mausoleo di via Matteo da Campione a Monza. Il simbolo degli anarchici torna a farsi vedere e sentire in città. Un atto vandalico, compiuto durante la notte, che ha sfregiato il monumento eretto nel ricordo di re Umberto I ucciso per mano dell’anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio 1900 mentre era di ritorno da un’esibizione ginnica alla palestra Forti e Liberi. Una scritta con il pennarello nero sotto la quale svetta un’altra scritta sull’attentatore in parte cancellata. Non è la prima volta che il muro viene sfregiato con scritte su Bresci così come recentemente dalla scalinata della cappella espiatoria recentemente ristrutturata erano sparite alcune corone in bronzo donate all’epoca per commemorare il “re buono” come veniva chiamato Umberto I.
LA CAPPELLA ESPIATORIA – L’erede al trono, poco tempo dopo la morte del padre Umberto diede incarico del progetto all’architetto Giuseppe Sacconi, già autore del progetto del Vittoriano di Roma. I lavori erano ancora poco avanzati quando Sacconi morì e furono quindi proseguiti dal suo allievo Guido Cirilli, che introdusse varie modifiche al progetto originale. I lavori furono terminati nel 1910, così da renderlo pronto in occasione del decimo anniversario dell’attentato.