Aveva segnalato alla Procura comportamenti illeciti dei colleghi, ora lo hanno trasferito definitivamente
Scandalo Biassono, purga e vendetta per avere denunciato irregolarità al Comando. Oppure regolamento di conti politico con la Lega che presenta il conto all’avversario di Forza Italia? Invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Visto il risultato. Almeno a Biassono dove il neo eletto sindaco Luciano Casiraghi sembra avere preso esempio da Erdogan in Turchia. O da Stalin in Russia per “punire” gli avversari politici. Battute a parte la situazione è davvero paradossale. Il vigile che aveva vuto il coraggio di denunciare il suo collega che ballava in mutande sui tavoli del comando, ora finisce nei guai. Trasferito. Era andato in Procura segnalando irregolarità e l’Amministrazione leghista invece di premiarlo o per lo meno di non danneggiarlo che fa? Lo sposta definitivamente in biblioteca.
Scandalo Biassono: la situazione
La vicenda di Andrea Foffano ha dell’incredibile. Soprattutto perché accade in un Comune gestito dalla Lega che nella propaganda ha sempre fatto del merito un cavallo di battaglia. Il gesto del trasferimento suona come una punizione. Ma suona anche come una vendetta politica perché Foffano oltre ad avere la “macchia” di avere denunciato un collega che ballava in mutande sui tavoli. Altri che andavano a dormire invece di lavorare ed altre amenità, ha un neo agli occhi leghisti. E’ stato segretario cittadino di Forza Italia. Di più. Agli occhi del borgomastro è visto come la criptonite per Superman. Nelle ultime elezioni si era apertamente schierato con Giancarlo Porta. L’ex sindaco di Macherio, ex leghista ed ora esponente del movimento di Franco Tosi era infatti candidato contro l’attuale primo cittadino di Biassono Luciano Casiraghi.
Scandalo Biassono: la vicenda
Andrea Foffano non è una persona qualunque. E’ scrittore, esperto in sicurezza, impegnato in politica (Forza Italia di cui è stato segretario cittadino), ma soprattutto è un cittadino. Un cittadino che ha vinto un regolare concorso per fare il vigile urbano. Semplice. Così dovrebbe essere. Nel 2014 prende carta e penna e va in Procura. All’interno del Comando dei vigili urbani ne succedono di tutti i colori. C’ è chi balla in mutande sul tavolo. Chi si imbosca nel turno serale e va a dormire dietro la discarica. Banchetti luculliani nei locali comunali. Il tutto mentre i vigili sono in servizio. Almeno sulla carta lo erano, ma invece di essere a regolare la viabilità ed altre incombenze i vigili preferivano fare altro. Cinque colleghi di Foffano finiscono nei guai. Lui per motivi di “incompatibilità” e per sua sicurezza personale viene trasferito per un anno in biblioteca. Un provvedimento temporaneo come vuole la legge perché non deve essere bello per nessuno lavorare in ambiente ostile quando si ha avuto il coraggio di dire basta.
Scandalo Biassono: il presente
Il 31 di luglio (sabato ndr) scade il provvedimento di trasferimento provvisorio, ma il segretario comunale del Comune di Biassono ha già provveduto tramite raccomandata, a far sapere a Foffano che tale provvedimento “provvisorio” preso allora per sua tutela deve intendersi come definitivo. Nel frattempo due colleghi di Foffano implicati nella vicenda, si sono trasferiti e ne sono arrivati altri tre nuovi per coprire l’organico. Lui che si aspettava il reintegro si trova la sorpresa. Che non durerà molto perché Il vigile “mancato” ha deciso di rivolgersi al giudice del Lavoro per il reintegro nella funzione prevista dal concorso che aveva vinto. Quella di vigile appunto.
Scandalo Biassono: le altre grane per l’Amministrazione
Il vicecomandante della Polizia locale è in causa con il Comune per avere svolto mansioni senza un adeguato corrispettivo economico. Il segretario comunale ha dichiarato la consigliera Angela Galbiati ineleggibile senza rispetto della tempistica nonostante le 282 preferenze. La sinistra ha chiesto alla Prefettura chiarimenti in merito al comportamento del segretario comunale. A Biassono la guerra continua tanto a pagare in caso di sconfitta dell’Amministrazione (altamente probabile nel caso di Foffano) saranno i soliti noti: i cittadini di Biassono. Un tempo per la Lega Roma sarà stata anche ladrona, ma Biassono (o meglio Casiraghi) non perdona.
Marco Pirola