Inchiesta Sangalli: Antonio Crippa e Claudio Brambilla, attenti a quei due

Sangalli

di Marco Pirola

RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE Dove eravamo rimasti? Ah, sì al faccendiere Antonio Crippa e al “Brambillone”. Quelli che cercavano di taroccare l’appalto per la raccolta della spazzatura in Provincia di Alessandria. Filmati, fotografati, intercettati dagli uomini della Guardia di Finanza (ANTONIO CRIPPA, IL FACCENDIERE AMICO DEI POLITICI)

SECONDA PUNTATA – PREMESSA Nel dicembre 2011 veniva indetta una gara d’appalto per la concessione ventennale del servizio pubblico di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ad Alessandria e in 24 Comuni limitrofi. Il bando di gara veniva pubblicato in data 14.11.2011.

Arriva una sola offerta da parte di una Associazione Temporanea di Impresa composta da A.M.1.U. Spa, società che già aveva in carico l’appalto in scadenza, e la IRE Emilia, facente parte a sua volta di IREN Group, multiutility operante nel settore della distribuzione del gas metano, della raccolta rifiuti e dell’igiene ambientale. La gara veniva aggiudicata definitivamente in data 22.02.2012 per un importo complessivo di euro 325.790.580,00.

Per la gestione dei lavori la ATI A.M.l.U./IREN Emilia costituirà una new company composta al 51% da A.M.l.U. Spa e dal 49% da IREN Emilia. Ma subito sorgono grosse difficoltà per la gestione dell’appalto per cui Comune e Provincia vanno in crisi e tramite il faccendiere monzese Antonio Crippa si mettono in contatto con Giancarlo Sangalli, il re del cassonetto conosciuto in tutta Italia.

L’INCONTRO E’ il maggio 2012, ore 11.25. Antonio Crippa, Claudio Brambilla e Giancarlo Sangalli sono sotto controllo dalle Fiamme Gialle. Brambilla parla della appena conclusa campagna elettorale monzese e della sua intenzione di non tornare al lavoro in Comune: “in quanto non era persona gradita alla nuova nomenclatura politica uscita vincente nelle ultime elezioni”. Dopo vari preamboli prende la parola Crippa che riferisce ai presenti (e ai finanzieri che l’ascoltano di nascosto…) di avere fatto una riunione la domenica precedente alla presenza del presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi, del neo sindaco Rita Rossini e di un avvocato dell’Alessandrino. Quest’ultimo già in contatto con i Sangalli.

NIENTE NOMI Crippa riferiva ai due (Sangalli e Brambilla) che i presenti al tavolo di lavoro erano rimasti ben impressionati dall’incontro avuto con Giancarlo e Giorgio Sangalli in data 9 maggio e della loro azienda che aveva tutte le caratteristiche per risolvere i problemi del territorio. “Il Crippa (scrivono i finanzieri nella relazione contenuta nei 18 faldoni ndr) proseguiva nella sua disamina affermando che dalla riunione erano emersi alcuni punti fermi tra i quali l’assoluta controindicazione a far emergere il suo nominativo nell’affare in quanto facilmente riconducibile al SANGALLI ed il nominativo di tale CROCINI (fonetico) di Alessandria, con ogni probabilità vicino alla figura del Sindaco.

LA SOLUZIONE  Per evitare questo tutta l’operazione sarebbe stata coordinata dallo studio legale dell’Avv. MONZA Alessandro con studio in Milano in via Manzoni nr. 43 nell’ufficio del quale veniva fissato un incontro alle ore 11.00 del giorno 11 giugno prossimo “.

SENZA TANGENTE NON SI FA NULLA Più che raccontarlo lo lascio ad una trascrizione dell Gdf  “Si noti che l’affare non sembra essere andato a buon fine in quanto, come emerge da uno scambio di sms da Crippa a Brambilla, bisogna avvisare “l’imprenditore monzese” che “se entro domani non firma il contratto e seguirà il bonifico (della «cauzione») on si riesce più a gestire la situazione…” . “Si noti la pudicizia di citare la tangente quale cauzione tra virgolette”. L’ultima frase parla da sola.

A SEGUIRE AGGIORNAMENTI (CON INTERCETTAZIONI) SULL'”AFFARE TORTONA” .. 

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