Guida da Milano a Monza con la pistola puntata alla tempia
La rapina,la pistola, il viaggio con il rapinatore seduto a fianco e poi lo schianto contro il muro. L’episodio è tutto da verificare, ma quanto ha raccontato ai poliziotti un trentenne della Brianza, ha dell’incredibile. Nel cuore della notte viene avvicinato da uno sconosciuto armato che gli salta in macchina costringendolo a guidare da Milano a Monza pistola puntata alla tempia. Per puro caso la rapina non va a segno e la vittima si schianta con l’auto contro un muro. Una Volante del Commissariato di Polizia di viale Romagna a Monza in normale giro di pattuglia, incrocia nelle vicinanze di viale Lombardia un’auto contro un muro. Il suo proprietario chiede aiuto in mezzo alla strada agitandosi urlando di essere rimasto vittima di una rapina. Il racconto che fa l’uomo agli agenti è tuttora sotto verifica. L’automobilista narra che di ritorno da Milano uno sconosciuto, dalla descrizione un uomo dell’Est, gli è balzato sulla sua automobile armato di pistola e lo ha costretto a guidare fino a Monza. Giunto a San Fruttuoso di Monza, nella zona del Castello, il rapinatore ha costretto il guidatore a fermarsi per consegnargli il denaro. La vittima non aveva denaro a portata di mano e, quando il bandito è sceso minaccioso dalla vettura si è lasciato sfuggire la macchina, finita contro un muro. Il bandito a quel punto sarebbe fuggito a piedi nei campi abbandonando l’idea della rapina.
