Prima C / Brioschese-Olimpiagrenta: un pari che accontenta tutti

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BRIOSCHESE-OLIMPIAGRENTA 0-0

BRIOSCHESE: Casiello, Spelta, Bencini, Formenti (50′ Calì), Pelliciari, Trezzi, Ragone Tedone, Buzzi, Cazzaniga (63′ Villa), Ababio (70′ Pirovano). All. Corti

OLIMPIAGRENTA: Marchetti, Biella (46′ Cinecchi), Colombo M., Ibo, Cogliati, Ambrosioni, Tentori, Mazzoleni, Colombo M., Crippa, Corti (57′ El Marjany). All. Ferrari

ARBITRO: Molinari di Saronno

ESPULSI: 40′ Ibo (O)

AMMONITI: Spelta e Tedone (B), Biella e Tentori (O)

Briosco – Sembrava l’occasione giusta per replicare il colpaccio messo a segno sette giorni prima contro il Cortenova. Del resto quella prima frazione di gioco conclusa in vantaggio contro l’Olimpiagrenta prima dello stop imposto dalla nebbia, legittimava la Brioschese a sperare nell’intera posta in palio. Ed invece il recupero contro i lecchesi ha riservato alla formazione guidata dal neotecnico Corti più difficoltà del previsto tanto che il risultato finale ad occhiali può essere accolto di buon grado. In soldoni, al triplice fischio nelle fila della Brioschese prevale la sensazione di aver almeno salvato il salvabile in una giornata-no.

Manca Cordaro tra i biancorossi e si sente. I locali, in un match piuttosto nervoso, faticano a prendere in mano il pallino del gioco ed allora l’Olimpiagrenta ne approfitta per alzare il baricentro e sfiorare il vantaggio al 13′: la punizione di Corti innesca una carambola tra gli uomini in barriera, la sfera giunge sui piedi di Tentori che da buonissima posizione spara fuori dalla specchio della porta. Un brivido corre sulla schiena di Casiello il quale al 27′ neutralizza coi piedi (in modo forse poco ortodosso, ma efficace) una conclusione dalla distanza di Corti. Poi finalmente cresce la Brioschese e sul rinvio del proprio estremo difensore è Marchetti ad anticipare di un soffio Ababio che al 40′ difende bene palla al limite dell’area, si gira, ma calcia debolmente a lato. Prima del riposo c’è tempo per il cartellino rosso rimediato dall’ospite Ibo che prima vede bene di entrare duramente sui piedi di Formenti poi non pago, nel successivo parapiglia, commette l’ingenuità più grossa dimenandosi vistosamente con le mani. Il direttore di gara, o meglio, la direttrice Valentina Molinari (direzione di gara a tratti un po’ troppo inglese, in certe situazioni come nel finale di prima frazione un fischio in più non farebbe certo male…) non può esimersi dall’estrarre il rosso condizionando sulla carta così il match. Sulla carta, però, perché nella ripresa ci si attende una Brioschese in grado di capitalizzare la superiorità numerica ed invece nonostante gli ingressi di Calì, Villa e Pirovano sono proprio gli ospiti a dare la sensazione di trovare con più facilità la via che porta al gol. Al 70′ Matteo Colombo si presenta addirittura in area biancorossa, ma spara alto complice la pressione di Pelliciari.

Succede poco o nulla: qualche calcio piazzato non sfruttato a dovere dalla Brioschese, qualche contropiede non concluso nel migliore dei modi dai lecchesi e il triplice fischio sancisce un salomonico pareggio. Tutto sommato meglio così. Per tutti.

 

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