Prezioso manoscritto recuperato dai carabinieri di Monza

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Arte, colpo dei carabinieri di Monza

Prezioso manoscritto. Rubato. trovato e restituito. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza hanno recuperato un manoscritto del 1400. Prezioso reperto rubato nel 1985 dalla biblioteca comunale “Passerini Landi” di Piacenza. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza.

Prezioso manoscritto: la restituzione

Giovedì mattina, alle 11 il comandante del Nucleo, Francesco Provenza, il comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza Corrado Scattaretico e il procuratore capo di Monza Luisa Zanetti hanno restituito il manoscritto al sindaco di Piacenza, Paolo Dosi. Una cerimonia ufficiale nell’aula consiliare del Municipio.

Prezioso manoscritto: i carabinieri di Monza

E’ il terzo “colpo” messo a segno dai carabinieri di Monza quest’anno dopo il recupero della statua di Venere e del recupero del Canaletto in Svizzera dopo anni di ricerche. Il primo riguarda una preziosa collezione trafugata dai nazisti in fuga al termine della Seconda Guerra Mondiale. Quadri rubati, la guerra e 70 anni di oblio. Poi la pazienza certosina di due carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio artistico di Monza è stata premiata. I quadri erano appesi in bella mostra, nel salotto di casa di due famiglie di agiati collezionisti milanesi. Dipinti con un passato a dir poco “avventuroso” alle spalle.

Prezioso manoscritto: le opere

Le opere appartenevano alla famiglia del Principe di Lussemburgo. Si tratta di 3 dipinti del ‘400 recuperati dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza ed ora posti sotto sequestro da parte della magistratura. I quadri erano spariti dal 1944, quando i nazisti in fuga saccheggiarono “Villa delle Pianore” a Camaiore, in provincia di Lucca. La villa era di proprietà del principe Felice di Borbone Parma. Il bottino razziato in fretta e furia fu poi portato nel castello di Dornsberg (Bolzano). Il quartier generale del generale Karl Friedrich Otto Wolff Wolf, il capo delle Ss in Italia. L’intera collezione fu poi ritrovata nello stesso castello dai “Monuments Men” i militari della quinta armata americana.

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