di Marco Pirola
SCENDONO
PIPPO CIVATI
Un paio di ricevute di troppo non macchiano il percorso politico dell’ex rottamatore di Monza poi rottamato dal “socio” fiorentino Matteo Renzi. Niente inchiesta penale sui rimborsi facili quando era consigliere regionale della Lombardia, ma ora il governatore Bobo Maroni rivuole indietro quei poco più di 3mila euro. Nel grigio dei soldi dei contribuenti elargiti a piene mani spunta ora il rosso
MARCO TROIANO
Il sindaco di sinistra (non è un’offesa) di Brugherio alla disperata ricerca di soldi e consensi ha la bella pensata di mettere un balzello sui posteggi al parco Increa. Niente tassa per i residenti forniti di card pagata dal Comune, ma per i non brugheresi cinque euro per le automobili in sosta e tre i motorini. Ma allora Monza, sempre governata dalla sinistra, con il parco cintato più grande d’Europa frequentato da migliaia di persone ogni weekend, che dovrebbe fare?
DARIO ALLEVI
“Meglio di così non potevamo fare” chiosa il rottamato presidente della provincetta di Monza e Brianza morta in culla. La presentazione dei candidati sindaci del centrodestra avvenuta sabato a Concorezzo sembrava una commedia dell’assurdo di Ionèsco. Sindaci di coalizione con qualche buco come a Giussano, Besana Brianza e Bovisio. Accordi con partiti (Udc e Nuovo centrodestra) che a Roma sostengono il governo di sinistra contro cui i caporali brianzoli tuonano. Più che un miracolo come ha sostenuto qualcun altro in sala un vero incantesimo. Da sciogliere al più presto…
SALGONO
EMANUELA BEACCO
Il pierino di Giussano con la gonna la stava combinando da tempo. E l’ha combinata. Ha gettato nel panico il Pd e la sinistra dalle cui fila proviene. Ha spiazzato lasciando a piedi Forza Italia del “povero” Corigliano. Si è posta come alternativa agli schemi della politica vecchia basata su contrapposizioni destra e sinistra. Alle volte basta un nulla come sosteneva Jonny Dorelli negli anni Settanta. Giovane, donna, rompicoglioni. Le caratteristiche giuste per fare politica
ADRIANO CORIGLIANO
Non è neanche colpa sua se l’hanno lasciato solo ad un pugno di giorni dalle elezioni e senza candidato sindaco. La tattica attendista dei vertici provinciali della sua parrocchia ha portato a brasare un candidato sindaco dopo l’altro di Forza Italia. Lui forse ha peccato di ingenuità, ma non d’ingegno. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette, questo altro anno giocherà con la maglia numero sette,
RICCARDO BORGONOVO
Pacioccone, un po’ grigio democristiano di altri tempi ora di marca mezza ciellina, ma abile a negare quando serve, ha ospitato il “caravan serraglio” della presentazione dei sindaci del centrodestra. Un buon colpo pubblicitario all’interno della coalizione che gli dà una vetrina politica anche per il dopo elezioni
