Gerry Scotti a Concorezzo nella veste di ambasciatore della Ricerca per la Lombardia
Piccoli Stradivari crescono all’ombra di San Rainaldo. Il santo di Concorezzo che da queste parti salvò i templari dalla distruzione. Musica, violini, viole, liutai. Anzi un liutaio. Lorenzo Radaelli di anni 27 con un grande avvenire davanti alle spalle. Un mix originale tra tradizione ed innovazione che non poteva sfuggire a Fabrizio Sala. Faccia da bravo ragazzo, svelto, cresciuto sul territorio sino a diventare vicepresidente della Regione con deleghe importanti come Innovazione e Ricerca. In Brianza è di casa e coinvolgere Gerry Scotti, per le massaie italiane semplicemente “lo zio Gerry”, per lui è stato un attimo. Detto, fatto.
Piccoli Stradivari crescono in Brianza
Tramandare la tradizione all’insegna dell’innovazione. Questo il desiderio di Lorenzo Radaelli, il giovanissimo maestro liutaio che da pochi anni ha aperto la sua bottega a Concorezzo. Ieri pomeriggio una doppia, anzi triplice sorpresa. L’arrivo delle autorità nella sua bottega di paese avamposto di una nobile arte che si pensa a torto sia patrimonio esclusivo di Cremona e dintorni. La comparsata del personaggio televisivo (Gerry Scotti) impegnato in un tour alla ricerca di talenti e storie che tengono alta la bandiera dell’Italia nel mondo. Ed infine 5mila euro di contributo che il ragazzo con l’hobby, anzi la professione, di fabbricare violini e viole, riceve quasi incredulo.
Piccoli Stradivari crescono all’ombra della vetrata
Di questo laboratorio spicca la grande vetrata, voluta da Lorenzo per permettere a tutti di guardarlo all’opera. mentre le sue mani leggere distillano sapienti la vernice dell’Ottocento e la mente modella il legno “magico”. Un laboratorio aperto al pubblico che mira a coinvolgere bambini e studenti per avvicinarli non solo all’attività di liutaio, ma anche alla musica classica. E della propria scelta di dare forma a violini, viole e violoncelli, riscoprendo l’arte del lavoro manuale nell’era tecnologica, dice “Che può fare un uomo che tutto sa e nulla sa fare?”. Un percorso, quello di Lorenzo, fatto di anni di studi intensi divisi tra Milano, Cremona e gli Stati Uniti. E quando gli si chiede come tutto è iniziato risponde candido. “E’ colpa di un trenino”. Un ricordo legato ai tempi delle scuole inferiori quando, durante il laboratorio di falegnameria dovette costruire una locomotiva non abbandonando più l’arte di questo lavoro.
Piccoli Stradivari crescono, ma hanno bisogno d’aiuto
“L’intraprendenza di Lorenzo e la sua forza di volontà rappresentano in pieno quello spirito di innovazione che è alla base del nostro futuro – chiosa il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala – Valorizzare eccellenze come lui rimane un nostro grande obiettivo, così come accendere i riflettori sui temi di sviluppo e innovazione che sono sempre legati alle tradizioni del nostro territorio”.
Piccoli Stradivari crescono all’ombra dello zio Gerry
La storia di Lorenzo e il suo desiderio di tramandare questo mestiere ai giovani e soprattutto di promuovere la sua eccellenza artigiana all’estero ha raggiunto Gerry Scotti, nominato Ambasciatore per la Ricerca lo scorso ottobre. Nell’ottica di questo ruolo Scotti ha voluto incontrare Lorenzo facendogli una sorpresa in bottega e gli ha consegnato un contributo personale di 5 mila euro per supportare il sogno di esportare la sua arte sul panorama internazionale. “Si tratta di una storia che ha subito stimolato la mia curiosità – ha detto Gerry Scotti – Guardare al futuro significa anche tenere in considerazione coloro che vivono per conservare i valori del passato, proprio come Lorenzo” ha concluso.
Marco Pirola