Parcheggi Monza, la questione della sparizione dei posti gratuiti in centro assomiglia sempre più ad una sceneggiata napoletana. Protagonisti: Isso (il sindaco Paolo Pilotto), Esse (la Giunta) e ‘O Malamente (l’opposizione). Certo Monza “cambia il ritmo” come sosteneva e in parte sostiene anche ora, la sinistra di governo. Se la vogliamo buttare in danza più che ad un balletto di Roberto Bolle, la decisione di rendere tutto a pagamento, assomiglia molto alle piroette di Don Lurio. A partire dall’1 agosto per tutti i parcheggi del centro storico i monzesi dovranno mettere mano al portafoglio. Cosa che in futuro riguarderà anche altre 7 zone per un totale previsto di circa tremila parcheggi blu (a pagamento).
‘O mariuolo
E mentre ISSO difende strenuamente la decisione, ESSE tace, ‘O Malamente spara. In senso metaforico e non napoletano del termine. Una raffica di firme da raccogliere sotto il caldo sole di metà luglio tra i semi di anguria “sputati” a terra e i ghiaccioli succhiati sino allo stecco. Indigestione di polemiche che colpisce come la vendetta di Montezuma anche parte della maggioranza. Ma il medico della Giunta quel “conte Egidio” dei promessi sposi, al secolo Egidio Longoni di professione vicesindaco esperto di “pugnali” e similari, ha già pronto quello giusto.
Parcheggi Monza: La canzone? Chitarra rossa
La canzone di Mario Merola fa da colonna sonora alle motivazioni della giunta (questa volta minuscolo…). La scelta dell’Amministrazione “cantata” da Paolo Pilotto, ha come obbiettivi quello di incentivare una “mobilità sostenibile“. Agevolare i residenti eliminando i “privilegi” dettati solo da “chi primo arriva meglio alloggia”, ma anche di utilizzare gli introiti che deriveranno da questo provvedimento per finanziare più stalli per i disabili, più parcheggi per la ricarica delle auto elettriche. Più piste ciclabili e per migliorare la sicurezza dei parcheggi sotterranei decisamente sotto utilizzati. Quello che si è dimenticato di dire il Mario Merola monzese è che i parcheggi sono privati, ma soprattutto cari come il fuoco. Il solito repertorio sinistroide che vuol dire tutto, ma non si riesce a fare mai niente. Slogan. Musica che gira sul piatto di vinile, ma lo stereo al posto della puntina di diamante ha una forchetta.
Attaccati ad una firma
Ed allora Martina Sassoli strappa l’amico di Carlo Calenda e fa incazzare Azione. Italia Viva storce il naso. E poi il partito di “Io so’ Giorgia”. Fratelli d’Italia ha annunciato, oltre a una dura opposizione in Consiglio, una raccolta firme che il 22 luglio sarà accompagnata anche da un gazebo in città. “Si tratta di un’iniziativa che va assolutamente contro l’interesse dei cittadini – ha commentato Andrea Mangano, segretario FdI Monza. “Noi non siamo una città come Milano e abbiamo dei grossi problemi inerenti i parcheggi nei vari quartieri. Questo stravolgimento porterà disagi specialmente nella fascia della popolazione più debole, persone con redditi bassi ma non solo. Contiamo di portare in Consiglio comunale migliaia di firme di cittadini contrari”.
Parcheggi Monza: La voce del “senatore”…
“Questa decisione dell’Amministrazione piove come un fulmine a ciel sereno – ha dichiarato Andrea Arbizzoni, Capogruppo FdI Monza insieme al consigliere Marco Monguzzi e a Alessandro Taddei, responsabile Gioventù Nazionale di FdI Monza Brianza – Monza non dispone di linee di superfice efficienti, ramificate e con prolungate fasce orarie come Milano. Questa delibera andrà a colpire chi per ragioni di lavoro deve recarsi a Monza e non può fare a meno dell’auto. Si parla tanto di usare la bicicletta, ma in primis non si tratta di uno strumento che può essere usato da tutti e in tutti i periodi dell’anno, e in secondo luogo non è sempre sicuro usarla, mancano le ciclabili e alcune strade come via Lecco, non sono sicure per un ciclista a causa del traffico e degli spazi”.
marco pirola