Omicidio in fabbrica: arrestato il fratello dell’imprenditore di Lesmo morto a marzo

Omicidio in fabbrica: arrestato il presunto assassino di Luca Tromboni, 50 anni, residente a Lesmo. E’ il fratello Sandro di 43 anni. Una questione economica il movente. I carabinieri del Comando provinciale di Milano lo hanno arrestato lunedì all’alba. I militari del Nucleo Investigativo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica di Milano.

OMICIDIO – Luca Tromboni era stato ucciso a colpi di arma da fuoco il 19 marzo 2015 nella sua fabbrica di Rozzano. L’uomo, titolare insieme al fratello di una ditta che produce viti e bulloni e ha sede in via Brenta a Quinto de Stampi, una frazione di Rozzano, nel Milanese, fu ritrovato morto dalla madre riverso in una pozza di sangue all’interno di un locale dell’azienda. Dieci mesi di indagini e poi la svolta nel caso.

ARRESTATO PER OMICIDIO – Il fratello 43enne consocio della vittima, Sandro Tromboni. Ad incastrare l’uomo, l’alibi fornito durante l’interrogatorio ritenuto da sempre poco convincente. Alibi smantellato punto per punto durante mesi di indagini da parte dei carabinieri. Ronconi a cui piaceva la bella vita bel al di sopra delle proprie disponibilità, avrebbe nutrito un odio profondo nei confronti del fratello, maturato nell’ambito del lavoro e legato a questioni economiche e rancori personali. Sandro Tromboni secondo l’accusa avrebbe organizzato e pianificato il delitto con cura, per questo gli viene anche contestato il reato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.

 

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