Due anni e 500mila euro dall’assicurazione per la morte del 14enne calciatore della Dominante
Niente galera e risarcimento coperto dall’assicurazione. Un ragazzo morto. La mamma per sempre segnata nel fisico e nella mente da quegli istanti. Ma per i giudici di Monza va bene così. Si chiude la vicenda processuale della morte di Elio Bonavita. Due imprenditori brianzoli sono i responsabili della morte del ragazzo di 14 anni studente dell’Istituto Mosè Bianchi di Monza.
Niente galera: le accuse
Le accuse di omicidio colposo e l’altro anche di omissione di soccorso si è “sciolta” sotto il peso del patteggiamento chiesto dagli imputati. Patteggiamento “mediato” con il pubblico ministero che ha sostenuto l’accusa e concesso dal Giudice dell’udienza preliminare. I due industriali, uno residente a Vedano al Lambro e l’altro a Lesmo, hanno patteggiato rispettivamente una pena di 2 anni e di 1 anno e 10 mesi. Tutto chiuso. Lo ha deciso il gup monzese Giovanni Gerosa. In base all’accordo raggiunto con il pm Manuela Massenz, ha inoltre stabilito il versamento di una provvisionale. In carico alle compagnie di assicurazione, di 250 mila euro e di 200 mila euro. Inoltre è stata disposta sospensione della patente di guida per un periodo di 3 anni e di 3 anni e 2 mesi. Ai due imputati, difesi dagli avvocati Fabio Federico e Marco e Fabrizio Negrini, il gup ha concesso la sospensione condizionale.
Niente galera: la vicenda
Elio, studente ’Istituto Mosé Bianchi di Monza di 14 anni residente a Villasanta, stava andando a giocare a calcio accompagnato dalla madre. Sul campo della Dominante lo aspettavano i suoi compagni di squadra. Quella maledetta domenica mattina del marzo 2015, Elio ha perso la vita in un incidente causato da un’auto pirata. La madre porta ancora addosso i segni dell’incidente. Al funerale di Elio a Villasanta avevano partecipato migliaia di persone e sull’onda dell’emozione popolare era stata pure approvata in Parlamento la legge sull’omicidio stradale.
