Muggiò, il candidato al consiglio comunale Massimo Fraschini non si può dire sia proprio di primo pelo, ma sicuramente un “usato” garantito. Il 25 maggio si rimette in gioco nonostante i capelli bianchi e qualche acciacco dovuto all’età. Affidabile. Pacato nei toni in un periodo in cui la politica urlata e “postribolizzata” va per la maggiore. Mai una parola fuori posto. Non sbaglia un congiuntivo neanche a pagarlo. Parla con la stessa arguzia discutendo di Aristotele come di Servizi Sociali senza inciampare su metodo e parole. La Lista Civica Brianza 2009 (per il bene di Muggiò) che ha come alfiere e candidato sindaco Pietro Zanantoni (sindaco di Muggiò uscente), lo ha ospitato in lizza. Certo, qualche capello bianco l’ha e l’ho già sottolineato. Ma lui assicura che non sfrutterà a suo vantaggio nei confronti dei rivali l’esperienza dovuta alla carta di identità. Simpatico lo è pure. Ci mancherebbe. Quale politico non lo è in queste occasioni. Le battute al vetriolo mai offensive sono il suo forte. Ma a differenza di politicanti improvvisati, lui è capitano di lungo corso. Lo slogan scelto per scendere nell’agone elettorale ha qualcosa di “amaro e triste” che ha sperimentato più volte: cercare lavoro è già (quasi) un lavoro. Esperto in Formazione, attento al sociale e alle classi più deboli è proprio sul tema del lavoro che si gioca la partita più importante. Auguri Massimo e anche se so per certo che lui cattolicissimo non è superstizioso, lo invitiamo a toccare ferro. Di questi tempi e con tali chiari di luna non si sa mai..
Marco Pirola
