Il costruttore, storico presidente del Monza calcio aveva 90 anni ed era malato da tempo
Morto Giambelli e così un altro pezzo di Monza e della Brianza finisce chissà dove. Tra le braccia del Signore. Per onorare la fervida fede cattolica dello scomparso. A dire il vero il geometra Valentino, così come lo avevamo conosciuto, si era era perso da tempo. Da quando quella malattia insidiosa e luciferina che va sotto un nome “crucco” come lo può essere l’Alzheimer, lo aveva portato lontano. Tra le nuvole della “non ragione”. Ha raggiunto il “suo” Angelo Scotti, il fedelissimo tuttofare che nutriva per lui una venerazione che sfiorava l’eresia.
Morto Giambelli, l’uomo
Novanta e passa anni vissuti in prima linea da protagonista. Dentro e fuori il mondo degli affari come costruttore. Dentro e fuori quello sportivo come indimenticabile presidentissimo. La politica. Con quella sua debolezza per la Democrazia Cristiana e i suoi uomini locali più rappresentativi come la “zarina” al secolo Rosella Panzeri di cui era stato ed era, sponsor e amicissimo. Certo, dietro quelle lenti spesse da miope facoltoso, si nascondeva qualcosa di raro da trovare. Soprattutto da queste parti. Un uomo. Un mecenate vero con il suo sorriso smagliante e disarmante. Due parole in dialetto del tipo “al custa tropo” per un giocatore da comperare. Uno sguardo ai conti e via verso nuovi traguardi ed affari.
Morto Giambelli, l’imprenditore
Morto Giambelli, lo sportivo
I funerali sono previsti per domani (sabato 30 marzo ndr), alle 11, nel Santuario della Beata Vergine del Rosario di Vimercate.