Mtv, il concerto di musica elettronica e la pesante eredità
I politici di Monza e i partecipanti alla due giorni di musica elettronica ai giardini reali della Villa Reale di Monza, debbono aver preso alla lettera lo slogan di Expo di cui la reggia già dei Savoia è sede. Nutrire il pianeta. I primi, per due notti hanno “arato” i giardini che furono dei re d’Italia. I secondi hanno provveduto a seminare. Polemiche a piene mani. Vedremo in questi giorni che albero crescerà.
LA VILLA – Sull’opportunità di tenere una simile manifestazione pochi dubbi. La location ha lasciato perplesso più di un monzese. Mtv Digital Days scartata da Venaria, la gemella Villa Reale di Torino, per il suo alto impatto ambientale, è finita a Monza. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, dei Comitati per il Parco in primis. Prato dietro la Villa ridotto ad uno spelacchiato campetto di calcio di quelli che si vedono solo in periferia. E pensare che il regolamento dei giardini reali prevede rigide regole di comportamento come il divieto di introdurre biciclette, palloni e similari. Questo per i comuni mortali. Per Benny Benassi e le sue casse da migliaia di watt, hanno fatto un’eccezione alla regola. Per Roberto Masi e i suoi concerti all’autodromo per il Rock festival e Manu Chao, gli hanno “levato la pelle dalle palle” con le continue imposizioni sul rispetto dell’ambiente.
LA POLEMICA – Più che Benny Benassi, Celentano con la sua:”là dove c’era l’erba…” degli anni Sessanta. Per chi non lo sapesse come me, il primo è il Dj italiano più famoso al mondo ed è comparso a Monza nel weekend. E pensare che io ero rimasto al lissonese Mario Fargetta in quanto a popolarità dalla consolle. Il secondo (Celentano), al confronto del primo, per i ragazzini di oggi è solo un attempato musicante da fiera di paese. Eppure c’è sempre quella frase del molleggiato: là dove c’era l’erba”. Attuale anche se “antica”, Infatti l’erba non c’è più dietro la Villa Reale. Scomparsa sotto i piedi di 15mila, chi dice 30mila, chi un milione (i pochissimi che non hanno ancora smaltito i postumi delle pasticche sequestrate venerdì e sabato dalla Finanza). Su questo fronte più che gli appelli, hanno funzionato i pastori tedeschi delle Fiamme Gialle che, incuranti del baccano o musica fate voi, hanno pizzicato “solo” una decina di “distratti” che si erano portati avanti con l’erba portandosela da casa.
LA POLITICA – Successo di immagine tra i giovanissimi. Successo di pubblico tra i ragazzi. Successo di polemiche tra i “diversamente giovani”. Anche se… la sinistra di governo finge che nulla sia successo aspettando prove e perizie sul prato rovinato. Anche se… (il ritornello lo confesso è mutuato da una canzone di Fedez, pensate a quanto son conciato..) sempre la sinistra di Monza e di governo, sostiene che non esista il problema perché il privato organizzatore pagherà i danni. Anche se… il governo della sinistra di Monza cerca di metterci una pezza con il silenzio minimizzando. Anche se… rimane quel prato “arato”. Lo stesso che fu negato un paio di anni fa, dalla sinistra bacchettona di governo ai Pink Floyd per darlo ora a Benny Benassi. La stessa sinistra radical choc e poco chic che nel 2007 per il concerto di Ennio Morricone aveva esasperato gli organizzatori misurando il palco dell’artista, premio Oscar, ogni due ore come se potesse lievitare (il palco). E’ sempre la solita sinistra: hypnotica. Come la canzone di Benny Benassi…
Marco Pirola