A Monza lanciata la prima polpetta realizzata con la carne 100% vegetale made in Usa
Monza vegan macellai addio, ora la carne finiranno per venderla gli ortolani. Permettetemi il paradosso e la battuta. Che ci sta tutto dal momento che la nuova frontiera dell’alimentazione passa attraverso le proteine vegetali. Addio cara bottega “sanguinolenta” carica di ricordi, carne trita e salamelle invitanti. Con l’orafo del prosciutto che invitante pronunciava la frase di rito: che faccio, lascio?… Ciao luganiga buona per il risotto alla monzese. Au revoir anche alla fiorentina nella posizione migliore dei menù dei ristoranti. Tot al chilo direbbe Renato Pozzetto. Macellerie e ristoranti, almeno come li conosciamo sino ad ora, cambieranno volto. Il primo passo verso il superamento di questi locali in senso classico, è stato compiuto a Monza. Viviana Veronesi, fondatrice del brand Paulpetta (www.paulpetta.it), sbarca in città con le sue polpette vegetali.
Monza vegan il bistrot e la “falsa” carne
Paulpetta sarà il primo bistrot italiano che propone un menù unicamente composto di specialità vegetali che sembrano carne, ma non lo sono. Ai 14 tipi di polpette tra cui figurano le Libanesi, le India, le Messicane, le Greche, le Brooklyn. Agli immancabili spaghetti meatballs, le Persiane, le Crucche, le Italy, le prelibatezze al sugo, si sono aggiunte le rivoluzionarie polpette. Di carne vegetale, le “Beyond Polpette” ribattezzate LA. Il cui nome s’ispira alla sede californiana di Beyond Meat a Los Angeles. Un’azienda che crea carni a base di piante utilizzando semplici ingredienti vegetali applicati in modi freschi. Le nuove polpette contengono infatti solo proteine di pisello, succo di barbabietola e olio di cocco. Sic.
Monza vegan piovono polpette
Paulpetta apre nel 2015 con un menù che fin da subito si differenzia per la sua offerta. Connotata da un gusto internazionale e da un richiamo forte con le origini. Con il Pianeta e la sua salvaguardia al centro dell’attenzione. Un prodotto che consente una riduzione del consumo di carne animale. E pure un successivo ridimensionamento di allevamenti intensivi e delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Meno tanfo e più tofu si potrebbe sintetizzare. Abbasso il biogas. Anche se certe mattine in metropolitana certi effluvi sono quasi palpabili… Scherzo.
Monza vegan una scelta ecologica stile Greta
Anche i vini che verranno presentati nel bristot monzese saranno a certificazione biologica. Come anche le bibite in bottiglia. Niente contenitori di plastica, ma acqua microfiltrata a chilometro zero. L’onda lunga di Greta Thunberg, la 15enne svedese, star mondiale di questi mesi, è arrivata anche in città. Sarà una moda? I sovranisti della bistecca si mobiliteranno a difesa del sacro nodino nazionale? Solo il tempo lo potrà dire. Nel frattempo l’unico contento è il mio ortolano di fiducia. Lui i pomodori al prezzo della carne li vende già…
Marco Pirola
P.S.
Non me ne voglia il signor Paulpetta. Sono un nostalgico conservatore nato da una famiglia della Bassa Padana. Venuto su a maiale e manzo la mia posizione in merito non poteva che essere di stampo tradizionalista romano, apostolico e pure di rito ambrosiano. Che ne sarà del turco Nusret Gokce, in arte Salt Bae, da tempo una delle principali star del social Instagram? Personalmente aborro l’idea di una cossouela al seitan con verze e tofu, ma lasciatemi sognare sognare ancora per un po’.