Centinaia in coda alla Feltrinelli per il cantante di Cinisello che canta droga e spaccio
Monza tutti pazzi per lui. Con lui si intende Sfera Ebbasta che all’Anagrafe fa, meno prosaicamente, Gionata Boschetti. E’ nato a Sesto San Giovanni dove, da quando ha fatto i soldi, è tornato a vivere da solo. Senza prima di aver trascorso gran parte dei suoi 25 anni a Cinisello Balsamo. E non certo nel quartiere downtown della città. E’ l’ultima trovata dell’industria musicale italiana che ne ha fatto l’emulo di Fedez, Fabri Fibra, Rovazzi e compagnia cantante insomma. Centinaia di adolescenti di domenica in coda alla Feltrinelli per la presentazione del suo nuovo disco Rockstar.
Monza tutti pazzi per lo “sciroppo”
L’umiltà non fa parte del suo bagaglio. E’ il gioco delle parti. Se nella precedente canzone cantava (è un eufemismo) di cocktail di droga e gazzosa (Sciroppo) nel nuovo disco si è un po’ “ripulito”. “Un disco come questo in Italia non esiste. Ogni pezzo del mio nuovo album, Rockstar, è una novità assoluta – cinguetta tra un autografo e l’altro delle ragazzine – Certo, gli argomenti sono comuni anche ad altri artisti, ma la differenza sta nel come si parla di certe cose, dal suono che gli si offre e, nel mio caso, anche dagli interventi degli ospiti, i più forti a disposizione. E qui abbiamo fatto qualcosa di grosso”. Contento lui.
Monza tutti pazzi per la retro
Faccia da duro spregiudicato che parla di spaccio, droga, roba pesante insomma. Di ragazze facili da avvicinare dopo il successo. Poi la retromarcia così tanto per ripulirlo un “cucinino”. I testi non parlano più di spaccio e periferia, però. La mamma è sempre la mamma anche per il ragazzo di Sant’Eusebio. “Guadagno tanto, sono felice di fare stare bene mia madre, che mi sgrida ormai soltanto per la storia delle droghe, anche se io non prendo pastiglia o robe pesanti. Insomma cerco di limitarmi, anche se nel privato mi sento libero di fare quel che mi pare». Calcio zero e può essere positivo. Idee politiche meno 13, zero assoluto. Ruffiano che piace. Di questi tempi e con tali chiari di luna come dargli torto. Il vezzo del tatuaggio di chitarra. E che chitarra. Mica una qualunque, una Fender Stratocaster, la chitarra che Jimi Hendrix usò a Woodstock.
Monza tutti pazzi ancora lo sciroppo
Ed ancora lui o lei, la droga. In «Sciroppo» menziona la Purple Drank, cocktail narcotico di gazzosa e sciroppo per la tosse, divenuto status symbol della trap e del nuovo hip-hop in America, additato per i suoi rischi da stelle come Gucci Mane e Future. “Nelle canzoni non posso dire che non la uso, ma cerco di evitare di dare l’esempio sbagliato, di farmi imitare: non la vedete più nelle mie foto e nei miei video”. Amen. Così anche le mamme che hanno accompagnato le figlie alla Feltrinelli di Monza sono contente…
Marco Pirola
