Monza il trionfo della torta stupefacente…

monza torta marijuana

Monza torta alla marjuana, davvero… stupefacente. Bob Marley ne sarebbe stato fiero. La bravata di un gruppo di studenti di medicina ventenni, finisce con una bella lavanda gastrica che dissolve i fantasmi e le illusioni generate dal dolce autarchico. Scordatevi la bottega artigianale di pasticcini di Luzzara e qualche piccolo fornaio a conduzione familiare dalle parti di via Amati a Monza. L’ultima frontiera della pasticceria monzese l’hanno “tracciata” otto studenti universitari. Imbecilli nostrani aspiranti pasticceri. Una torta alla marijuana fatta in casa che li ha spediti dritti nel paradiso artificiale delle luci al neon del Pronto soccorso del San Gerardo. Un trip, un viaggio, più che nei sogni proibiti della mente, sul pianale di un’ambulanza. Unica cosa reale come le sirene dei mezzi di soccorso. Per la verità c’è da dire che all’arrivo dei sanitari qualcuno dei protagonisti ha lamentato la visione di fantasmi ed altre creature aliene. Vogliamo rassicurarli. Erano i camici degli infermieri e dei medici (quelli veri..) e dei carabinieri che cercavano di capire cosa avesse portato otto imbecilli a confezionare e mangiare una torta alla marjuana.

Monza: il trionfo della gioventù bruciata

Gioventù bruciata, ma James Dean c’entra poco o nulla. Anzi proprio per niente. Che cos’è dolce, fumante e fa sognare ad occhi aperti? La risposta è la torta marijuana, la recente protagonista del bizzarro episodio a Monza. Gli ingredienti segreti? La magia dell’erba verde che ha lasciato gli studenti universitari in uno stato di estasi (e di confusione) senza precedenti. Cena tra studenti di medicina: Attenti al dolce. La situazione si è verificata in un appartamento nel centro della città, abitato da giovani ragazzi. Una cena tra amici. Piatto forte: il dolce. Secondo una ricostruzione preliminare, gli studenti avevano preparato una torta a base di marijuana. Tuttavia, poco dopo averla consumata, hanno iniziato ad accusare forti malori che hanno richiesto l’intervento di due ambulanze e un’auto medica. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, i giovani, tutti ventenni residenti a Monza e nei paesi vicini, sembravano confusi, con vuoti di memoria ed avevano difficoltà nel parlare. Alcuni di loro addirittura riferivano di vedere i fantasmi.

Monza torta psichedelica

L’epilogo Alcuni dei “tripper culinari” hanno optato per un viaggio extra in ambulanza verso l’ospedale, mentre altri hanno preferito rimanere a terra e vivere la loro esperienza nel modo più “naturale” possibile. Un’importante lezione è stata imparata: la cucina è un’arte, ma l’arte della pasticceria psichedelica richiede una padronanza e una consapevolezza superiori. Così, mentre i ragazzi riprendono lentamente i sensi, ci auguriamo che abbiano imparato la lezione: nella cucina, come nella vita, è meglio stare attenti a cosa si mescola nel pentolone.

Nicolas Monguzzi

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