Il magistrato chiede la sorveglianza speciale per un italiano di 52 anni residente a Monza
Monza terrorismo la terza città della Lombardia si scopre non immune al fenomeno. Un Pubblico ministero di Milano ha chiesto una sorveglianza speciale per un italianissimo residente a Monza. Tre anni con il divieto di utilizzare computer e cellulari per un monzese convertito all’Islam qualche anno fa.
Monza terrorismo: il provvedimento
Il Pm di Milano Enrico Pavone ha chiesto una sorveglianza speciale per Marco Valentino, italiano, 52 anni, residente da anni a Monza. L’uomo si è convertito all’Islam e convive con una marocchina. È indagato con l’accusa di terrorismo internazionale. L’italiano, dopo la conversione alla religione islamica, si fa chiamare “Muhammad Nur Al Haqq”. Gli sono stati sequestrati 13 dispositivi informatici con foto, video e documenti con contenuti di appoggio all’Isis.
Monza terrorismo, gli inquirenti
La richiesta della Procura di Milano dovrà essere valutata dai giudici dopo un’udienza fissata per giovedì 9 maggio. L’uomo è stato già indagato in passato in due procedimenti per terrorismo internazionale delle Procure di Milano e Cagliari. La sua posizione però è stata archiviata. Gli uomini dell’antiterrorismo sono convinto che sia socialmente pericoloso. la sua attività sul web ha destato molti sospetti. Marco Valentino si muove “in un circuito relazionale con comportamenti che si ispirano all’estremismo radicale”.
Monza terrorismo, le indagini
Dal materiale informatico sequestrato, nell’ ottobre dello scorso anno, in casa e analizzato dagli agenti della Digos di Milano, sono emersi foto e video pro-Isis. Oltre a dei documenti che inneggiano al jihad con le armi. Tra questi documenti un file chiamato “Miracles in Syria” Un testo celebrativo dello “Stato islamico” e che fa parte anche di una serie di e-books editi proprio dall’Isis con contenuti propagandistici del Califfato.
Monza terrorismo, il personaggio
L’uomo, in Rete si fa chiamare anche “Abu Omar”. Ha aperto anche una pagina Facebook col nome di “Muhammad Nur Al Haqq”. La cui immagine di copertina riporta una scultura raffigurante il motto della guerra santa islamica. Sul web, secondo gli inquirenti, Valentino avrebbe, pubblicato numerosi post di chiaro stampo anti-occidentale. Segno della sua adesione alle posizioni più intransigenti e criminali dell’estremismo jihadista. Tutti segnali questi che, per la Procura, potrebbero portarlo a mettere in pericolo la sicurezza pubblica o anche a favorire altri presunti terroristi.
Marco Pirola