Monza e la Brianza entrano nel circuito culturale mondiale delle conferenze internazionali
Monza Ted la generazione X, al debutto anche da queste parti. X. Quella dei giovani, ma niente a che vedere con Ambra Angiolini. Quella delle conferenze planetarie. Che vuole andare oltre i confini del Lambro e dei rovi delle Groane e non si ferma a Sesto San Giovanni. E nemmeno alle sponde del fiume Adda. Quella che supera di slancio lo slogan trito e ritrito: “Noi abbiamo l’autodromo”. Sì va beh, ma poi? Ecco ieri, addì 15 febbraio nell’anno del Signore 2020, qualcuno ha osato guardare oltre i confini di cui sopra. Prima di spiegare cosa è successo nell’avamposto avveniristico di Verano Brianza, avrò ho bisogno di due righe per spiegare. Come ci sono arrivato.
Monza Ted la generazione x
Quando un anno fa quel diavolo di Stefano Battocchio da Lissone mi accennò all’evento, l’ho guardato come si può guardare un marziano. Con diffidenza. O meglio un matto ospite del reparto di psichiatria del San Gerardo di Monza. Parentesi. Stefano detto “Il Batto” (come tutti i lissonesi doc come me ha un soprannome) è, insieme a Marcello Arosio e Mattia Arosio, tra le menti dell’evento. È un amico insomma. Lui, diversamente dal sottoscritto, ha più idee che capelli. C’ero abituato e sono abituato alle sue stravaganze mentali. Non sempre realizzabili, ma sempre avanti. Davanti al mio scetticismo dovuto più che altro alla conoscenza dei miei compaesani monzesi e brianzoli che alla valenza dell’iniziativa, rispose serafico. Da democristiano qual è. “Vedrai, ma vieni. Non fare come il tuo solito”. Aveva ragione lui… Poi ci si è messo pure Vito Potenza, il presidentissimo, amico di vecchia data che non solo conosceva Ted, ma mi ha pure insultato davanti alla mia abissale ignoranza sull’argomento. In questo caso ho accettato la sfida.
Giornata Ted x: la location
Un evento sotto molti aspetti storico. Che proietta oltre la Brianza. Dal grande valore culturale e anche simbolico per il territorio di Monza e Brianza. Un format nato nel 1984 negli Stati Uniti in cui alcuni relatori raccontano “idee che hanno valore e che meritano di essere diffuse”. Sabato 15 febbraio ho fatto un’altra scoperta. La location. Mischiato tra esposizioni di quella che una volta era la via dei mobili. Nascosto quasi dai “rottami” dei capannoni industriali abbandonati a se stessi, è nato un albero. E che albero futuristico. Il Theatro di Verano Brianza. Roba che da queste parti erano anni che non si vedeva. Uno spazio per architetti ed eventi riservato al genio e alla follia di architetti appunto e designer che solo un “pazzo” visionario come Stefano Battocchio poteva trovare. La testimonianza che in Brianza e a differenza di Monza, sta nascendo qualcosa di nuovo.
Giornata Monza Ted x: i cartellone
Il tema “Open To”. Interventi di 18 minuti. Velocità, riflessioni e capacità di catturare l’attenzione sono le carte che andavano giocate. L’elenco era di prima categoria. Ho ascolto. Guardato attorno e scelto (me lo consenta “Il Batto”) tre interventi tra tutti che mi hanno colpito. Laura Boella, professoressa di Filosofia Morale al Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano. L’empatia spiegata con parole semplici ed esempi concreti. La Scuola italiana c’è. Paolo Nespoli (l’astronauta che giocava in casa essendo di Verano). Le sue foto e video dallo spazio emozionanti. Come da bambini quando si scartava e addentava lo “stecco ducale” ricoperto di cioccolato. Il suo appello ecologista dall’alto era più che una preghiera. E poi lui su tutti. Nico Acampora. Un uomo che si è presentato sul palco con una spada laser per parlare di autismo.
Giornata Ted x: l’autismo che si combatte con la pizza
Conosco Nico da tempo e le sue iniziative di “PizzAut”. Forse di tutti i titolati ad intervenire è stato quello che ha parlato con il cuore. Dell’autismo, del figlio. Di come sia riuscito a sconfiggere la diffidenza della gente grazie alla spada laser di Guerre Stellari con cui il ragazzo comunica con il mondo. Di come Nico sia riuscito ad aiutare altri ragazzi sfidando i professoroni della scienza che non davano speranze. Il tutto con il cibo italiano per eccellenza. La pizza. Dei ragazzi autistici che fanno i pizzaioli e i camerieri. Del gigante buono che parla raramente e fa delle pizze fantastiche. Le lacrime della sincerità agli occhi. Poi cinque minuti di standing ovation del pubblico. Di una platea giovane. Ecco. Ted x è stato anche questo. Sarebbe bastato, ma c’è stato anche altro seppur di minore emotività.
Monza Ted x: l’organizzazione
L’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie a un team di circa 30 volontari e alla collaborazione di 23 Partner. Indispensabili perché ci hanno creduto prima mettendo i soldi e non come me dopo. Biglietti esauriti in un “zic”. Ad ascoltare gli interventi e a vivere questa esperienza dal vivo per la prima volta in Brianza sono state circa 260 fortunate persone.
Cosa è il Ted e il Ted x
TED è un’organizzazione no-profit nata nel 1984 con una conferenza di quattro giorni in California in cui si parlava di Ted, acronimo di Technologies, Entertainement e Design. Obiettivo la condivisione di idee che hanno valore. Oggi TED, è cresciuta nella sua “mission” attraverso molteplici iniziative, diventando occasione per diffondere l’innovazione nei più diversi settori della creatività e del sapere umano, in più di 117 lingue. Ma la mission rimane sempre la stessa: “Ideas Worth Spreading”. Idee che meritano di essere diffuse. La principale conferenza Ted si tiene ogni anno a Vancouver. Ogni due anni in altre città del mondo. La sua missione, “Ideas worth spreading”, Idee che vale la pena diffondere, si esprime attraverso cicli di conferenze su una vasta gamma di temi, che vanno dalla politica, all’educazione, allo sport, al benessere, alla psicologia. Fino a temi legati all’economia e alla finanza.
Gli speaker
Tedx è un acronimo che nasce dalla sigla Ted: Technology Entertainement Design. La principale conferenza Ted si tiene ogni anno a Vancouver. Ogni due anni in altre città del mondo. La sua missione, “Ideas worth spreading”, Idee che vale la pena diffondere, si esprime attraverso cicli di conferenze su una vasta gamma di temi, che vanno dalla politica, all’educazione, allo sport, al benessere, alla psicologia. Fino a temi legati all’economia e alla finanza. Tante le personalità che hanno tenuto i cosiddetti “Ted Talks”, da ex presindenti degli Stati Uniti come Bill Clinton. A scrittori e giornalisti come Jon Ronson, fino a rock star come Bono.Gli speaker invitati sul palco delle conferenze TED, uomini e donne protagonisti contemporaneamente hanno a disposizione 18 minuti per presentare le loro idee. I video di ogni conferenza sono disponibili gratuitamente sulla piattaforma www.ted.com. Nello spirito di condividere le “idee che meritano di essere diffuse” nasce TEDX, dove la “x” sta a indicare un evento organizzato in modo indipendente. I Tedx sono eventi simili ai Ted, ma sono organizzati in maniera indipendente. Possono essere organizzati in qualsiasi città, ma a solo a patto che si rispettino determinate regole.
Marco Pirola
P.S.
Un ringraziamento particolare (anche se non se lo merita…) va a Mattia Arosio che del “Batto” è l’Alter Ego ed ha contribuito attivamente alla realizzazione dell’evento. Io e lui apparteniamo a due generazioni diverse. Non è certo colpa mia se sono nato prima e lui non capisce certe valenze. Il futuro è quello che, anche grazie a Mattia, ho toccato con mano ieri. Il resto è noia come cantava Califano…