Monza tangenti: Ponzoni va in carcere

monza tangenti ponzoni formigoni gelmini

La Cassazione verdetto definitivo a notte fonda Confermata la sentenza d’appello

Monza tangenti la Corte di Cassazione mette la parola fine alla vicenda che dura dal 16 gennaio 2012, giorno della grande retata di politici ed imprenditori. L’indagine era iniziata nel 2010, nella tarda serata di ieri (giovedì 25 gennaio ndr) l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni di Forza Italia è stato condannato. Si presenterà spontaneamente entro 24 ore alle porte del penitenziario di Bollate. Ci rimarrà come minimo nove mesi, salvo poi usufruire dei benefici di legge come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Oggi il magistrato firmerà il mandato d’arresto.

Monza tangenti: Cassazione le condanne definitive

Cinque anni e dieci mesi per l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni (contro i dieci chiesti in primo grado). Assoluzione confermata per il cardinale nero, al secolo Rosario Perri, geometra al Comune di Desio ed ex assessore alla Provincia di Monza e Brianza. I giudici monzesi lo avevano condannato a cinque anni e sei mesi con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Condanna a tre anni per Antonino Brambilla, già assessore in Provincia di Monza e Brianza (cinque anni in primo grado). Due anni e sei mesi per l’imprenditore Filippo Duzioni (tre anni e due mesi in primo grado). In secondo grado era stato assolto per la vicenda di Giussano. Era scattata la prescrizione per Franco Riva, commercialista di Giussano (2 anni e sei mesi in primo grado per avere tentato di aiutare Ponzoni a non fare fallire le società immobiliari).

Monza tangenti: cosa aveva stabilito la Corte d’Appello

Erano state pene ridotte rispetto a quanto deciso ad aprile 2015 dal Tribunale di Monza presieduto da Patrizia Gallucci. Tre ore di Camera di Consiglio e poi il verdetto. Un sospiro per Massimo Ponzoni mentre l’avvocato Luca Ricci spulciava i capi di imputazione. La sua difesa processuale ha sortito in parte gli effetti desiderati. Su 20 capi d’imputazione i giudici di Milano ne hanno confermati solo 4 riducendo le pene (anche quelle accessorie) comminate in primo grado. Del resto l’ex assessore regionale e plenipotenziario di Forza Italia e Pdl in Brianza entrava in aula per l’appello messo non proprio bene. Corruzione, concussione, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, peculato e bancarotta fraudolenta.

Monza tangenti: l’ex golden boy della politica

Quando una stella muore. La canzone di Giorgia scivola lenta sul piatto graffiato dalla puntina di diamante. Sì, perché per raccontare l’ex golden boy della politica brianzola bisogna usare un apparecchio vintage. Niente Iphone anche se il “bugiardissimo” della politica ne era ghiotto. Niente aggeggi elettronici. Lui era per le cose in grande. Grandi cene faraoniche da mille persone. Ancor più grosse spese elettorali. Grandi voti. Grandissime le pacche sulle spalle di Roberto Formigoni che lo considerava un figlio. Sembra un’era geologica fa, ma sono passati solamente sei anni dall’esplosione della supernova. Lui, il Ponzo si era presentato in carcere, fresco come una rosa, qualche giorno dopo gli altri. La galera in via Sanquirico a Monza. Gli aneddoti “gustosi” di cui è protagonista pure dietro le sbarre. Il processo e la caduta libera. Quanto sono lontani le spese “folli” per le tessere che servivano a vincere i congressi. L’ultimo, quello del 2010, peserà alla storia. Avevano addirittura prenotato un teatro per contarle. Mai saputo esattamente quante fossero veramente. Prima della sentenza definitiva “il bugiardissimo” aveva promesso che in caso di condanna si sarebbe consegnato spontaneamente. Non vorremmo mai che tenesse fede al suo soprannome. Così tanto per non smentirsi…

 

Marco Pirola

Commenti

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here