Squalo robot utilizzato in centro a Monza da Brianzacque per esplorare la roggia Pelucca

Squalo a Monza, ma non è un film. Dello squalo ha solo la forma. Nella realtà è un sofisticato robot lungo 1 metro e ottanta centimetri che pesa 250 chili. Lo squalo robot è utilizzato a Monza, da tre settimane, dai tecnici di Brianzacque per scovare le infiltrazioni d’acqua che dalla roggia “Pelucca”, creata nel ‘Cinquecento e coperta nell’ Ottocento.
LA SONDA SQUALO – Sta setacciando su ciò che resta del corso d’acqua per individuare l’origine delle infiltrazioni nelle cantine della abitazioni in centro Monza in via Manzoni, piazza Trento Trieste e via Italia. Lo squalo è in realtà un cingolato, radiocomandato dai tecnici e dotato di una telecamera che permette agli addetti ai lavori programmare le operazioni di pulitura e di effettuare videoispezioni per verificare le condizioni della struttura fognaria. Sia per interventi che individuare eventuali punti di infiltrazione negli scantinati delle abitazioni. la roggia Pelucca in centro non è mai stata pulita negli ultimi 50 anni e sul cui fondo con il passare del tempo si è depositato fango in abbondanza. A questa azione del tempo si è aggiunta la mano “urbanistica” che ha letteralmente sezionato la roggia in vari tronconi.
LA ROGGIA PELUCCA – Il tracciato della roggia, prima conosciuta come Rabia o Rabina, poi Bulgara e infine Pelucca, dal Parco di Monza attraversava il centro di Monza per poi dirigersi verso Sesto San Giovanni lungo le attuali via Milano e Borgazzi. Le sue funzioni originarie erano quelle legate all’irrigazione dei campi e all’alimentazione delle lavanderie e dei lavatoi. Poi si è trasformata in una vera e propria fogna.