Monza spacciatori col Rolex e la pistola nel calcio-balilla

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La cocaina a Monza e Brianza è un affare che tira. Finiscono in manette 18 italiani

Monza spacciatori col Rolex e la pistola nel calcio-balilla. Ovvero Cocaina in Brianza un affare che tira. Gli spacciatori con il Rolex, un po’ come i comunisti della canzone di Fedez, non fanno più notizia. Nemmeno i sequestri a dire la verità riescono a “bucare” le pagine dei giornali, giornalino e giornaletti. Droga, armi sequestrate, soldi e pure arresti sono di ordinaria amministrazione. All’ordine del giorno. Se proprio si vuole “grattare” la notizia è che la banda di 18 persone finita in manette per spaccio ad opera della Polizia di Monza, tutti erano italianissimi. Figli del Bel Paese e se volete (Bossi permettendo) della operosa Brianza. Di questi tempi e con tali chiari di luna. Pure l’italianità degli spacciatori fa notizia.

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Monza spacciatori gioco a scacchi tra cavalli e un Re

Il colpo questa volta l’ha messo a segno un Angelo. Che di cognome fa Re. Angelo Re è uno qualunque di noi a vederlo in giro. Sempre in giacca e cravatta. Modi pacati, gentilissimo, mai una parola fuori posto o esibizione di macchiamo poliziesco. La sua pistola è la parola e l’educazione. Lui però fa un mestiere particolare. E’ il responsabile della Questura di Monza ed ha fatto della lotta allo spaccio uno dei “pallini” del suo operato. Che sia la stazione di Monza o i boschetti si fa per dire reali. Ma anche nella periferia dell’impero monzese come Vedano, Nova, Muggiò. E i risultati si vedono. Non buca i social come Salvini, ma meriterebbe. Il suo compito non è scrivere post, ma verbali.

Monza spacciatori: l’audace colpo dei soliti noti

Niente a che vedere con il film di Totò. I soliti noti stavolta somi i poliziotti. Nome in codice “Monitus”. Un’indagine iniziata nel 2016 nell’hinterland di Monza. La Polizia di Stato ha eseguito a Monza un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini ed una donna per spaccio di stupefacenti. Gli agenti del Commissariato di Monza della Questura di Milano hanno individuato il gruppo di spacciatori e sequestrato 163.695 euro in contanti. Droga, armi ed orologi. In carcere sono finiti M.A, ritenuto il capo della banda, D.A. e R.F. La misura degli arresti domiciliari è stata disposta per P.I. In totale il numero degli indagati ammonta a 18 persone. Tutte di nazionalità italiana, residenti nei comuni di Seregno, Vedano, Nova, Senago, Paderno Dugnano, Meda, Muggiò, Zelo Buon Persico, Caronno Pertusella, Pozzuolo Martesana. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di droga e truffa ai danni dello Stato.

Monza spacciatori: i dettagli dell’operazione

Nel conso di una perquisizione dell’abitazione di M.A. sono stati sequestrati 163.695 euro in contanti, frutto dell’attività di spaccio di droga ed equivalenti, secondo una stima degli investigatori, ad almeno 8 mila dosi vendute al dettaglio e complessivi 2 chili di cocaina, al netto del taglio. Dieci grammi di cocaina, una pistola semiautomatica calibro 9 con relativo munizionamento, risultata parte di un lotto di armi rubate in un’abitazione del Monferrato ad agosto. Ed numerosi orologi Rolex, su cui sono in corso accertamenti. Nascosta invece all’interno di un calcio balilla in giardino, è stata trovata una pistola scacciacani priva di tappo rosso. Nella casa, infine, dietro la stufa a pellet in soggiorno, i poliziotti hanno scoperto una nicchia, ricavata nella decorazione a mattoncini della parete, evidente nascondiglio per la droga o per le armi. Un vero e proprio bunker sorvegliato all’esterno anche da telecamere piazzate su tutto il perimetro della villetta, collegato ad un sistema di videosorveglianza posto all’ingresso dell’abitazione.

Marco Pirola

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