Frode fiscale da 70 milioni di euro a Monza in 19 in manette

Truffa ai danni dello Stato scoperta dalla Guardia di Finanza

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Frode al Fisco per oltre 70 milioni di euro a Monza e in Brianza. Sono 19 le persone arrestate dai militari della Guardia di Finanza di Seregno. Le fiamme Gialle hanno scoperto una frode fiscale di dimensioni colossali e che andava avanti da anni per oltre 70 milioni di euro. Mesi di indagini, migliaia di intercettazioni e una montagna di carte bollate da visionare e controllare se corrispondenti al vero. Poi le manette. Diciannove le persone raggiunte da ordinanze di custodia cautelare in Italia e all’estero. Ordinanze emesse dai magistrati della Procura di Monza. Agli arrestati sono stati sequestrati beni e denaro per 12 milioni di euro. Le indagini sono state svolte dalle Fiamme Gialle di Seregno e coordinate dalla Procura di Monza. Alcune delle ordinanze di custodia cautelare stanno per essere eseguite all’estero in queste ore.

LA FRODE – L’operazione della Guardia di Finanza di Seregno è stata denominata “Schermo piatto”, ha portato alla luce un vasto giro di prodotti per l’elettronica, tra cui televisori e altri dispositivi che venivano commercializzati sul mercato della grande distribuzione a prezzi stracciati, sfruttando il vantaggio economico derivante dal mancato pagamento delle imposte. Il pubblico ministero di Monza Donata Costa ha disposto oltre 50 perquisizioni sul territorio nazionale ed estero e l’avvio di rogatorie in Bulgaria, Croazia, Principato di Monaco, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Svizzera. I militari delle Fiamme Gialle stanno inoltre operando presso istituti bancari e conservatorie per sequestrare beni e denaro per un controvalore di circa 12 milioni di euro.

GLI ARRESTI – Complessivamente sono 27 le persone coinvolte nelle indagini e 19 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Monza, Pierangela Renda. Tra i destinatari dei provvedimenti anche un cittadino bulgaro e un italiano residente nel Principato di Monaco, nei cui confronti sono stati emessi due mandati di arresto europeo. Per tutti, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari transnazionali.

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