Dopo l’addio di Mario Spoto
Monza segretario generale del Comune cercasi. Anzi, trovato. Sarà Pasquale Criscuolo, classe di ferro 1967. Su di lui è caduta la scelta della giunta Allevi dopo la non facile cernita tra i disponibili “sul mercato”. Non è Lionel Messi, ma nemmeno il bonucci delle ultime partite nel Milan. Arriva da Cremona e va a riempire il vuoto lasciato da Mario Spoto andato a San Donato Milanese il 31 luglio di quest’anno ed arrivato con l’amministrazione Scanagatti. Il nome è da qualche giorno che circola nei corridoi del Comune, ma il sindaco voleva per lui una presentazione in pompa magna con tanto di trombe, tromboni e senza trombati. Si dovrà accontentare di questo nostro “misero” articoletto come prima uscita.
Monza segretario comunale: Chi è Criscuolo
Nato il 2 novembre, giorno dei morti. Dicono non sia superstizioso nonostante le origini non proprio padane. Come direbbero i leghisti duri e puri di cui è cosparso il Consiglio comunale di Monza. Il capogruppo Alberto Mariani in primis, uno che esce dall’aula quando suonano l’inno d’Italia figuriamoci se non storta il naso. Dal 17 giugno 2014 è stato segretario generale del comune di Cremona. Ultima Amministrazione di una lunga serie che lo ha visto protagonista. Passato da Cologno Monzese solamente per un paio di mesi (9settembre 2009, 30 ottobre 2009). Prima ancora da Segrate dove è rimasto quattro anni in arrivo da Soverato. Conosce Monza. Sempre dicono. Nel novembre 1994 si è iscritto all’albo dei procuratori legali del Tribunale brianteo. Sul finire degli anni Duemila con la giunta Mariani (centrodestra) è stato pure presidente di otto commissioni di concorso per l’assunzione di personale al Comune biancorosso.
Monza segretario comunale: quanto ci costa Pasquale
Le trattative per il suo arrivo nella città che fu della regina Teodolinda, dell’anarchico Gaetano Bresci e pure del “vetrinista” Dario Allevi, sono state non proprio fulminee. Mario Spoto, nominato dalla giunta di sinistra, riassumeva in sé le funzioni di segretario generale e direttore generale. Percepiva uno stipendio attorno ai 100mila euro. Contro i 160mila euro che erano state date per cinque anni a Mauro Ronzoni per ricoprire solamente la carica di direttore generale. Criscuolo a Cremona incassava uno stipendio di poco più 75mila euro. Ma solo per fare il segretario comunale e non anche il direttore generale. La cifra esatta per ora la sa solo Allevi. Nel bilancio di previsione per il prossimo anno sono stati previsti 100mila euro. La busta paga è composta da tre voci: stipendio tabellare, indennità di posizione (ruolo ricoperto e grado di responsabilità) e retribuzione di risultato (obiettivi raggiunti). Quest’ultima variabile verso l’alto.
marco pirola