Monza scuolabus sul pullman salgono anche le proteste

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Oggi sono 35 i bambini che rischiano di rimanere a piedi all’apertura delle scuole

Monza scuolabus per tanti, ma non per tutti. Da una parte una legge regionale molto chiara. Se si iscrivono i bambini in un bacino di utenza differente dal proprio, i genitori dovranno farsi carico del servizio trasporto. Questo per evitare ricadute di una scelta personale sulla collettività in generale. Se si aggiunge che non vi è alcun Comune che effettua un servizio di scuolabus per alunni fuori bacino, la vicenda potrebbe essere esaurita qui. Dall’altra la politica (di sinistra e destra) che ha cercato in questi ultimi anni di ridurre il numero dei “fuori bacino”. Che tradotto significa meno soldi per finanziare il servizio. In mezzo loro. Una trentina di famiglie di Monza che speranzose del servizio di trasporto, hanno iscritto lo stesso i figli ad una scuola (la Ardigò di via Magellano) lontano da casa.

Monza scuolabus, bimbo attaccati al tram…

La polemica è vecchia di qualche anno. Da quando la vecchia Amministrazione di sinistra, a corto di risorse, ha cercato di razionalizzare il servizio. Tradotto. Tagliando. Per venire incontro l’allora Amministrazione all’utenza, aveva fatto sforzi economici “ciclopici” e mantenuto il servizio per un anno. Avvisando nel contempo che quelli (di allora) sarebbero stati gli ultimi 12 mesi. Poi le elezioni e il cambio di marcia politica, ma la retro è rimasta la stessa. Nel 2017 la nuova giunta appena insediata, aveva di fatto prorogato il servizio avvisando, pure in questo caso che si sarebbe trattato dell’ultima volta. E sin qui ancora ordinaria amministrazione.

Monza scuolabus la realtà di oggi

Non bastano gli aumenti delle tariffe per garantire a tutti il servizio e domani (lunedì 10 settembre ndr) un po’ di alunni resteranno a piedi. Trentacinque per l’esattezza. Per la loro prima campanella non passeranno più gli scuolabus gli studenti delle elementari e medie cosiddetti “fuori bacino” diretti all’Ardigò. In pratica, mamme e papà che hanno voluto mandare il proprio figlio nella scuola lontano da casa e non in quella prevista per il quartiere di residenza, dovranno provvedere anche al trasporto. Tutti gli scuolabus per gli alunni dei bacini d’utenza sono confermati, ma se le famiglie hanno scelto diversamente, dovranno farsi carico della scelta. In particolare non passano più i bus diretti fino in via Magellano per la scuola media Ardigò. Mamme e papà si sono organizzati. Almeno nella protesta. Per ora contenuta e civile.

Monza scuolabus mamme e papà

“È stata mandata una lettera il 20 luglio con l’esclusione del servizio per i bambini fuori bacino – commenta Raffaele Pisacane, portavoce dei genitori – subito è iniziata la relazione con gli Uffici di competenza e i contatti con l’assessore Pierfranco Maffè. Venerdì nel pomeriggio, a due giorni dall’inizio della scuola, è arrivata una seconda mail che confermava la sospensione del servizio”. Lo scorso anno la cifra era stata portata da 120 euro a circa 180 per quelli dentro il bacino a seconda dell’Ise. Mentre per I fuori bacino la quota massima è stata 300 euro per quelli senza Ise. “Abbiamo avuto numerosi contatti con assessori e consiglieri comunali – continua Pisacane – ma la situazione non si è sbloccata. Confidiamo in un incontro con il sindaco perché la nostra scelta è dettata da tanti motivi tra cui anche un percorso formativo avviato da anni e che ci piacerebbe continuare. senza tenere conto delle difficoltà logistiche perché tutti noi “fortunatamente” lavoriamo. saremmo anche disposti a venire incontro economicamente ad un ritocco delle tariffe”.

Monza scuolabus sale l’assessore

Molto sensibile al tema della Famiglia l’assessore Maffè, sull’oggetto diventa irremovibile. “Abbiamo fatto tutto il possibile anche quello di contattare altri operatori come suggerito dalle famiglie. ma la strada si è dimostrata impercorribile. Così come altri tentativi. Abbiamo ereditato questa decisione della giunta precedente supportata da una decisione regionale. Ogni bambino fuori bacino costa alla collettività oltre mille euro all’anno. Risorse che con il taglio dei trasferimenti statali ai Comuni non è possibile reperire”.

Monza scuolabus i costi

Le tariffe del trasporto scolastico tengono conto di 4 fasce Isee. Hanno un costo minino di 50 euro fino a un massimo di 250, senza più sconti oltre il terzo figlio. Ma nonostante il rincaro, i soldi non sono sufficienti a coprire anche il servizio extra. Il costo del trasporto scolastico è finora coperto al 91% dal Comune e solo il 9% è richiesto alle famiglie con le tariffe. Con la fiscalità generale a carico di tutti si copre il servizio ordinario dei bacini d’utenza. Il servizio ordinario garantito riguarda gli alunni che, oltre a stare nel bacino di utenza della propria scuola di riferimento, abitano a oltre 1 chilometro dalla scuola elementare oppure 1 chilometro e 300 metri dalla scuola media. Oppure ci sono elementi di pericolosità nel tragitto casa-scuola. Chi è fuori da questi parametri non ha diritto al passaggio. Ai genitori non rimane altro che organizzarsi tra loro o sperare in un cambio di marcia del sindaco.

Marco Pirola

 

 

 

 

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