Monza, saldi con il trucco anche in Brianza

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Monza, saldi con il trucco anche in Brianza. Ovvero si saldi chi può. Sarà quell’sms galeotto che fa tanto chic e fa sentire fashion i clienti. Sarà che la normativa sui saldi è come le grida spagnole: inutile. Fatto sta che da lunedì piovono sugli abitanti di Monza e della Brianza una valanga di sms di negozi e catene commerciali che annunciano gli “special price”. Un trucco insomma per raggirare la legislazione che ha stabilito che i saldi, i prezzi scontati in Lombardia quest’anno inizieranno da sabato 3 gennaio 2015.

I SALDI A MONZA E BRIANZA – Manca veramente poco alla partenza dei saldi. Per il 2015 l’inizio dei ribassi di stagione è stato anticipato in Lombardia a sabato 3 gennaio. Avranno una durata di 60 giorni, sino al 3 marzo. Sarà un tentativo di rilanciare le vendite, in ribasso anche durante il periodo di Natale.

IL TRUCCO – Si tratta di una data assolutamente  fittizia. Molti negozi di Monza e della Brianza hanno già iniziato dal 26 dicvembre a tempestare di sms e mail i clienti, facendo partire campagne di promozioni e ribassi che vanno sotto il nome di “pre-saldi” o se vogliamo essere più eleganti all’inglese: special price.

I CONSIGLI DEI COMMERCIANTI DI MONZA E BRIANZA – Per un corretto acquisto basta seguire alcune regole:

– i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso (è invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso

– l’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita

– non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto

– se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare

– i prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili, ma soprattutto cher non traggano in inganno).

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