Robertino, un grande avvenire dietro le spalle e il colpaccio alle porte che stupisce tutti o quasi…
Monza Roberto Bianchi. Robertino non lascia, ma raddoppia. Is back. La prima strofa della canzone di Amy Winehouse scivola lenta sull’Iphone d’ordinanza. “Non ha lasciato tempo ai rimpianti…”. Sì per uno che era stato dato per morto e sepolto professionalmente è proprio la frase giusta. Mentre prima tutti lo ignoravano ora tutti a chiedersi che sta combinando, che ci faceva nei box della Formula 1 in Spagna a Barcellona, ma soprattutto che succede martedì…
Monza Roberto Bianchi non lascia, ma raddoppia
Da anni nel mondo della pubblicità legata alla Formula 1 e dintorni, Robertino era rimasto vittima della spending review seguita alle disavventure giudiziarie del circuito brianzolo. Le stesse dove assieme alla tinozza dell’acqua sporca avevano buttato pure il bambino lavato. In altri tempi li avrebbero chiamate “purghe”. Reo di saper fare il proprio lavoro, i nuovi padroni del vapore monzese (si fa per dire visto che è la pista è stata svenduta a Roma) avevano avuto la bella pensata di metterlo alla porta liquidandolo con “vile” denaro. Di questi tempi e con tali chiari di luna poteva essere una soluzione per chiunque, ma non per lui.
Monza Roberto Bianchi la remuntada
La “remuntada” di Robertino inizia quasi subito sino ad arrivare al gran rifiuto per la dirigenza di Imola prima e un “misterioso” (si fa per dire…) viaggio a Barcellona poi. Martedì il gran giorno e dalla sera Monza avrà di nuovo a che fare con lui. Anzi, dovrà necessariamente aver a che fare con lui. Un boomerang per chi in città lo aveva messo nel dimenticatoio liquidandolo in fretta. Troppo. A fare che? Scaramanzia vuole che certi contratti a tanti zeri ed impegni si possano scrivere solo il giorno dopo. Noi siamo contenti per lui…
Marco Pirola