Coronavirus Monza ristoranti e volontari alla battaglia del Piave

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Cibo in prima linea a sostegno di medici ed infermieri della terapia intensiva del San Gerardo

Coronavirus Monza ristoranti e volontari accanto a medici ed infermieri nella lotta al virus. Non la solita, se pur necessaria, raccolta fondi. Qualcosa di tangibile, di immediato, sincero. Semplice come lo possono essere un pranzo e cena. Uno sforzo “modesto” se paragonato al lavoro di medici ed infermieri. Ma necessario. Ed ecco allora che 350 ristoratori della Brianza assieme ai carabinieri in congedo, ai ragazzi della curva Pieri, ai volontari dell’Associazione BranCo onlus, sono partiti ieri sera per il fronte. Con le armi che hanno. Con la slancio di fare qualcosa di immediato a segno di chi sente i proiettili del nemico virus fischiare nelle orecchie tutte le ore. Pizze, bistecche, bibite pranzi e cene insomma consegnate direttamente al reparto di Terapia Intensiva e al pronto Soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza. Alla sede della Croce Rossa di via Pacinotti. Ieri sera i primi passi di una lunga marcia. Un elenco preciso scandisce la copertura dei turni di cucina. Un altrettanto preciso foglio excel quello dei volontari incaricati delle consegne. Mascherine, guanti e quant’altro tutto a spese dei volontari.

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Coronavirus Monza ristoranti in prima linea

Pizze e bibite sono arrivate direttamente al reparto di Terapia Intensiva e al Pronto Soccorso del San Gerardo. Dove tutti stanno lavorando a ritmi inumani, mangiando quando gli avanza il tempo. Oltre all’avamposto della Croce Rossa di via Pacinotti a Monza. In molti casi per quello è stato l’unico pasto della giornata. L’iniziativa non rimarrà isolata. Ogni giorno ci sarà un ristorante brianzolo che cucinerà per loro e volontari che trasporteranno il tutto in prima linea.

Monza gli angeli della pizza

Davide è un ragazzo sveglio, Giacomo quello “bello”. Non hanno fatto una piega quando ieri alle 18.30 sono stati consegnati loro le prime pizze destinate alla prima linea. Sono i primi due volontari della Curva Davide Pieri e dell’associazione BranCo onlus. Mascherina, guanti in lattice, tanta voglia di fare. Per arrivare sin sotto il reparto un gimkana non da poco essendo la Terapia intensiva blindata. Pochi secondi aiutati da un’infermiera, il tutto caricato su di una barella e poi via verso il montacarichi. Contemporaneamente altri volontari consegnavano pizze e bibite agli operatori del Pronto Soccorso. Identica cosa alla sede della Croce Rossa di via Pacinotti.

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“Abbiamo pensato di utilizzare le materie prime che abbiamo nei frigoriferi – commentano i responsabili dell’Associazione Vincenzo Butticè ed Eugenio Galbiati –  molte delle quali hanno una scadenza, per preparare un pasto caldo/freddo, panini, pizza o un po’ di tutto questo per circa 40/50 persone a sera e nel fine settimana anche a pranzo. Si darebbe così una mano e si eviterebbe anche uno spreco che di questi tempi non è proprio il caso. La formula utilizzata è quella del delivery. Tutto quanto a carico nostro”. Domani è un altro giorno e un’altra consegna…

Marco Pirola

P.S.

Per dare a ciascuno il suo l’idea nella sua fase di “lavorato grezzo” l’ha avuta per primo l’oste di Monza per eccellenza. Mario Galbiati che tutto sa delle curiosità di Monza e del calcio. Ha un unico neo ai miei occhi. È juventino…

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