Sorpresa in Consiglio nella nomina dei tecnici che monitoreranno il nuovo appalto sui rifiuti
Monza rifiuti lo sgambetto ai Cinque Stelle e quel diavolo di Piffer. Nel Consiglio comunale di giovedì sera (18 gennaio ndr) sono stati votati i due tecnici che siederanno al tavolo insieme a quello scelto dall’impresa Sangalli, con il compito di monitorare l’andamento dell’appalto rifiuti. Una procedura prevista dal contratto in essere tra impresa privata e Comune. Normale routine in previsione di un appalto che non pochi problemi ha creato alla Monza non solo politica. La maggioranza aveva il suo candidato. L’azienda pure. La minoranza si è presentata all’incontro con le urne divisa. E qui sta la scelta differenziata.
Monza rifiuti sul nome
Da una parte il nominativo prescelto da chi governa Monza. Un dottore commercialista noto in città e dintorni (Massironi). E sin qui nulla di strano perché proprio il sindaco aveva voluto questa garanzia. Visto come erano andate le cose nella gestione precedente del centrodestra, come dargli torto. Dall’altra un po’ meno scontate le cose. Il Pd, il più grosso partito di opposizione, ha preferito giocare la carta della rinuncia. Roberto Scanagatti, il sindaco uscente, ha presentato subito obiezione di merito annunciando che il partito di Matteo Renzi non avrebbe partecipato alla votazione.
Monza rifiuti: Paolo Piffer fa la… diffenziata
Visto il varco creatosi Piffer si è inserito sfruttando il passaggio sotto porta. Un cross alto che andava solo messo in rete. Nel segreto dell’urna è uscito il “coniglio”. Nicola Fuggetta, già rappresentante del Movimento 5 stelle in aula, è stato eletto con il voto di Paolo Piffer e di due consiglieri rimasti anonimi beffando il candidato ufficiale dei grillini che non era Fuggetta. Evidentemente tra l’ex Fuggetta e l’attuale dirigenza del M5s non deve correre buon sangue. “Non lo so perché il m5s monzese non abbia voluto votare il loro ex consigliere, e sinceramente mi interessa poco – commenta Piffer – Ho proposto Fuggetta per le sue competenze e perché a mio avviso è in grado di rappresentare al meglio le istanze della città. Evidentemente, visto l’esito del voto, non sono l’unico a pensarla così”. Detto, fatto.
Monza rifiuti: il Consiglio di Stato
Mentre la politica svolgeva i suoi rituali è arrivata la conferma da parte del Consiglio di Stato della gestione straordinaria dell’impresa Sangalli. Non va in porto il ricorso al Tar presentato dal precedente consiglio di amministrazione della società. La giunta sta approntando tutta la documentazione sul nuovo bando di gara coinvolgendo direttamente all’Anac, l’Ufficio che si occupa di anticorruzione.
Marco Pirola